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Le elezioni tagliano le gambe a Iren: il titolo crolla e perde il 24%

Il gruppo energetico, nato dalla fusione delle ex municipalizzate di Torino, Genova, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, ha chiuso la prima trimestrale con utili in calo da 83,7 a 55 milioni

Le elezioni non hanno fatto bene a Iren. Nelle ultime due settimane, infatti, il titolo è calato del 24% e il gruppo energetico, nato dalla fusione delle ex municipalizzate di Torino, Genova, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, ha chiuso la prima trimestrale con utili in calo da 83,7 a 55 milioni e con una crescita dell'indebitamento finanziario netto dai 2,6 miliardi di fine 2011 ai 2,9 del 31 marzo 2012 (come scrive Milano Finanza).

Una voce di bilancio molto preoccupante, spiega Axia Research, visto che "la società ha palesato un'erosione del capitale circolante che rischia di vanificare i tentativi di riduzione dell'indebitamento tramite cessioni di asset non core". Soprattutto, però, a preoccupare gli analisti è lo stallo strategico in cui sembra trovarsi la società, che certo non è uscita rafforzata dalla recente tornata elettorale. Le ultime elezioni amministrative hanno cambiato il colore delle giunte di Genova, Parma e Piacenza e soprattutto, in due casi su tre, sono stati eletti come sindaco esponenti di schieramenti politici non tradizionali: ovvero Marco Doria di Sel nel capoluogo ligure e il grillino Federico Pizzarotti a Parma. Ora c'è da vedere come andrà a finire la battaglia contro l'inceneritore nella città ducale: il blocco del forno potrebbe dare il colpo di grazia a Iren e ai suoi vertici.

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