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Emergenza abitativa, Raffaella Bertani (Sicet Cisl): “A Parma pochi alloggi assegnati a bando"

E' stato istituito l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa il cui compito sarà di acquisire dati, sviluppare indicatori del sisagio abitativo e monitorare gli effetti delle politiche che verranno realizzate

Dopo numerose iniziative di denuncia della condizione di precarietà abitativa che si vive nelle città del Paese ed un riuscito presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, al quale ha fatto seguito un incontro al dicastero, è stato istituito l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa il cui compito sarà di acquisire dati, sviluppare indicatori del sisagio abitativo e monitorare gli effetti delle politiche che verranno realizzate.

Al raggiungimento di questo risultato, che – come ha sottolineato il segretario confederale CISL Giulio Romani - arriva con un ritardo di circa 22 anni, hanno dato un rilevante contributo gli interventi di CGIL, CISL, UIL e delle organizzazioni degli inquilini (SUNIA, SICET, UNIAT e Unione Inquilini), che hanno avviato un confronto di merito sui singoli punti della piattaforma sindacale unitaria.

La responsabile di SICET Parma e Piacenza, Raffaella Bertani, sottolinea gli elementi qualificanti dell’azione che il sindacato degli inquilini promosso dalla Cisl ha sostenuto nella discussione: “Il primo elemento è sicuramente la credibilità e la forza di una piattaforma unitaria tra CGIL, CISL e UIL e tutti i principali sindacati degli inquilini, ben argomentata nel merito delle singole proposte e delle analisi poste a sostegno delle stesse. L’altro elemento è la capacità di mobilitazione che, pure in un contesto così difficile, siamo riusciti a promuovere: mobilitazione che dobbiamo continuare nelle forme più diverse e articolate, sempre partendo dall’unità di intenti dei firmatari della piattaforma. “

Sempre secondo Bertani, a Parma e Distretto vengono assegnati, da graduatoria, pochi alloggi da bando generale: “Gli ultimi dati ci dicono che sono state presentate circa 1800 domande per l’ultimo bando. Il Comune ha deliberatamente alzato, dal 40 al 60%, la percentuale di assegnazioni a cittadini in “emergenza abitativa” senza attivare alcun tipo di confronto con le parti. Se è vero che l’Amministrazione non ha l’obbligo di confrontarsi con sindacati ed associazioni di inquilini, è altrettanto vero che è sempre stata buona norma dialogare sulle problematiche reali dei cittadini. Non è nostro compito svolgere un’azione di controllo – dice - ma possiamo esprimere parere autorevole che deriva dalla conoscenza profonda delle problematiche.  Il famoso “fondo affitto” ha soddisfatto pochissime domande sulle oltre 3000 presentate: ¾ dei richiedenti non hanno ottenuto ciò di cui avevano bisogno.”

Per Raffaella Bertani è necessario l’aumento di edilizia sociale/popolare perché il mercato di locazioni ha costi alti anche per la classe media, oltre che per le fasce a basso reddito: “Poi c’è il problema dei proprietari che evidentemente non sono stati troppo invogliati dall’ ”Agenzia di locazione” proposta dall’assessorato al welfare. Inoltre – conclude - gli alti costi per l’acquisto di case nuove, spingono i giovani ad investire fuori Parma, abbandonando la città per luoghi più favorevoli e comprando anche fuori dal Comune dove lavorano.”

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