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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Il Financial Times attacca il Parmigiano Reggiano: "Il primo era come quello che si fa in Wisconsin"

In un servizio l'intervista ad Alberto Grandi, storico dell'alimentazione e docente all'Università di Parma

"Dal Financial Times arriva un attacco surreale ai piatti simbolo della cucina italiana, proprio in occasione dell'annuncio della sua candidatura a patrimonio immateriale dell'umanità all'Unesco". È quanto afferma la Coldiretti a commento di un testo che che boccia i piatti tipici della gastronomia nazionale. All'interno del servizio un'intervista a Alberto Grandi, storico dell'alimentazione e docente all'Università di Parma. Per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano, si legge nel testo dell'intervista, "prima degli anni '60 le forme di parmigiano pesavano solo circa 10 kg (rispetto alle pesanti forme da 40 kg che conosciamo oggi) ed erano racchiuse in una spessa crosta nera. Aveva una consistenza più grassa e morbida rispetto a quella attuale" e che "la sua esatta corrispondenza moderna è il parmigiano del Wisconsin". Anche altri classici come carbonata, panettone e tiramisù vengono presi di mira. 

Secondo Coldiretti l'articolo cercherebbe "di banalizzare la tradizione alimentare nazionale. Sulla base di fantasiose ricostruzioni si contestano le tradizioni culinarie nazionali più radicate. In sostanza la carbonara l'avrebbero inventata gli americani e il panettone ed il tiramisù sono prodotti commerciali recenti ma soprattutto si arriva addirittura ad ipotizzare che il parmigiano reggiano originale sia quello che viene prodotto in Wisconsin in Usa, la patria dei falsi formaggi made in Italy".

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