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Economia Bedonia

Fincuoghi, dai creditori ok al concordato per il futuro dell'azienda

Il presidente della Provincia, Vincenzo Bernazzoli: "Un passo avanti decisivo per assicurare un futuro a due poli produttivi fondamentali per l'occupazione e lo sviluppo della nostra montagna"

Via libera al concordato per la Fincuoghi. Ieri il 72,3% dei creditori ha approvato, infatti, i due accordi sottoscritti grazie alla mediazione di Regione, Provincia di Parma e comuni di Borgotaro e Bedonia per salvare gli stabilimenti dell’alta valle.
“È un passo avanti decisivo – commenta il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli – per assicurare un futuro a due poli produttivi fondamentali per l’occupazione e lo sviluppo della nostra montagna”.

Ora, dopo il via libera dai creditori, si attende che il Tribunale di Modena emetta un decreto con cui omologa il concordato. Dopo 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, se nessuno avrà presentato opposizione, il concordato diventerà definitivo e la vicenda Fincuoghi sarà ufficialmente giunta a una conclusione positiva.

“In questa fase così difficile per il nostro Paese – spiega Bernazzoli – si tratta di un risultato importante, un traguardo che testimonia come l’impegno concreto degli Enti locali che conoscono le imprese e il territorio, insieme alla Regione e con l’investimento compiuto da Soprip, possa arrivare a sostenere concretamente l’economia delle nostre comunità, riaprendo strade che venivano ormai giudicate definitivamente chiuse”.
Gli stabilimenti di Borgotaro e Bedonia – prosegue il presidente della Provincia – non solo continueranno a produrre, ma grazie alla qualità delle soluzioni che sono state individuate potranno farlo contando sulle nuove opportunità che i gruppi nei quali saranno inseriti potranno assicurare loro, per competere anche a livello internazionale, rafforzando la propria competitività”.

Il primo accordo era arrivato a seguito della proposta di acquisto, da parte della ceramica turca Kale, degli stabilimenti di Fincuoghi di Sassuolo, Fiorano e Borgotaro. Un risultato positivo, davanti al quale istituzioni e parti sindacali non si sono fermate, puntando a trovare soluzioni anche per Bedonia. È arrivato così l’accordo per il quarto e ultimo polo che, sulle montagne parmensi, occupa 104 dipendenti e per il quale è arrivata una proposta d’acquisto o di affitto del ramo di Bedonia grazie all’impegno congiunto Bedonia Gres e Soprip.

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