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Economia

"Italia Europa, ascoltate il lavoro", l'8 ottobre manifestazione nazionale a Roma. Da Parma partenza in treno

Stipendi al di sotto della media europea, precarietà in aumento, così come le bollette e il costo della vita. Nel decalogo della CGIL tutte le questioni ineludibili cui la politica è chiamata a dare una risposta all'altezza della gravità della situazione

"Italia Europa, ascoltate il lavoro": con queste parole la CGIL scenderà in piazza a Roma il prossimo sabato 8 ottobre, il corteo arriverà in Piazza del Popolo alle ore 14.30, dove dal palco si alterneranno gli interventi dei sindacati internazionali e delle associazioni. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della CGIL Maurizio Landini.

I salari troppi bassi, la precarietà che tocca punte record, una legge Fornero da rivedere (e lo dicono praticamente tutti), un welfare da aggiornare: il lavoro non smette di chiedere di essere ascoltato. Non è monotono, il lavoro. È che i problemi sono tutti ancora lì, si sono progressivamente aggravati negli anni, con la politica che non è stata ancora in grado di dare risposte adeguate. E ora, in un contesto reso ancora più grave dal post pandemia e dalla guerra in Ucraina, il nuovo governo dovrà rispondere a una serie di questioni ineludibili che riguardano, appunto, il lavoro. Questioni – e possibili soluzioni – che la CGIL ha esposto e analizzato nel suo decalogo (in allegato), con le proposte presentate nel corso dell’assemblea delle delegate e dei delegati del 14 settembre a Bologna e che è utile riproporre in una fase così delicata per il paese.

La CGIL Parma organizza la partenza per Roma in treno. Obbligo di prenotazione (fino a esaurimento posti) entro e non oltre il 3 ottobre, previa conferma. Scrivere a: logistica@cgilparma.it.

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