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Economia

Slc Cgil: Marcello Diego rieletto all’unanimita segretario generale

Il segretario continuerà con il progetto “perFORMAnce” l’impegno sul comparto della Produzione culturale e lavorerà per l’emancipazione della persona in tutti gli ambiti lavorativi, sociali, culturali

Il 7° congresso SLC CGIL di Parma con i suoi delegati e delegate, a conclusione dei lavori, ha rieletto all’unanimità Marcello Diego come segretario generale, riconfermandolo alla guida della categoria.

All’unanimità sono stati votati anche il Direttivo, l’Assemblea generale ed il documento politico conclusivo.

“Sono lusingato di questo unanime consenso sulla mia figura, sulle proposte fatte e sul lavoro svolto finora: ho consegnato al Congresso i dati di tesseramento, contrattazione e rappresentanza raggiunti in soli due anni di mandato. Dati tutti positivi che sono la cartina al tornasole sulla nostra attività sindacale. Grazie al prezioso contributo di delegati e delegate senza cui non avremmo raggiunto questi risultati".

"SLC CGIL Parma è tornata a crescere in questi due anni in termini di iscritti e rappresentanza, nonostante la pandemia e la crisi attuale che sta colpendo il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori: un dato significativo del lavoro svolto e dell’apprezzamento da parte dei lavoratori che con la continuità dell’iscrizione dimostrano lo spirito di attaccamento alla nostra CGIL”.

“Il progetto “perFORMAnce” da me ideato e portato avanti - continua Diego - è stato il volano di crescita della categoria: le risposte date ai bisogni dei lavoratori del complesso mondo ex Enpals (musicisti, registi, attori, ballerini, calciatori, allenatori...) e delle partite IVA che operano nei comparti dello spettacolo e dello sport, ha fatto diventare SLC CGIL Parma punto di riferimento a livello regionale ed extra-regionale per questa categorie di lavoratori”. 

Il documento politico votato all’unanimità definisce gli obiettivi principali della categoria per i prossimi anni e punta alla realizzazione dei bisogni e delle necessità dell’individuo di realizzarsi all’interno non solo del mondo del lavoro, ma nei diversi ambiti della società: occorrerà per questo battersi per migliorare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro anche attraverso una riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, per l’emancipazione della persona in tutti gli ambiti lavorativi, sociali, culturali.

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