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Economia

Aziende sanitarie, l'attacco della Fp Cisl: "Il piano delle assunzioni è praticamente inesistente"

Il sindacato: "Un ospedale che sopravvive su attività aggiuntiva e straordinario non può reggere a lungo e per questo noi chiediamo programmazione e condivisione delle azioni"

"Nella conferenza stampa del 24 maggio la Fp Cisl - si legge in una nota - ha posto l'attenzione su due importanti tematiche: l'insufficiente piano assunzionale e l'incapienza dei fondi delle due aziende sanitarie provinciali.

Le Aziende, in sede di confronto, non hanno dato risposte concrete ma semplici dichiarazioni d'intenti e pochi fatti. Le direzioni sono rimaste impassibili difronte ad un sindacato unito, almeno negli intenti, nel denunciare le stesse problematiche.

Il quadro poco esaltante è rappresentato da un piano assunzioni praticamente inesistente e fondi contrattuali con un buco enorme tanto da mettere in discussione parte dello stipendio dei lavoratori già dai prossimi mesi.

Nonostante il piano chiusure sia stato potenziato, il problema del personale ci appare di una gravità assoluta, alle porte delle ferie estive e con un fabbisogno urgente di assumere più personale possibile: gli arrivi sono limitatissimi.

Ma la cosa più grave la troviamo nelle risposte alle nostre sollecitazioni da parte di una direzione che sembra non abbia la minima percezione della situazione, dichiarando addirittura di aver assunto anche troppo personale. Invece i reparti sono sguarniti, tutti i turni rimodulati con più ore e soprattutto con uno straordinario non più sotto controllo.

 A questo punto metteremo in campo azioni adeguate e porteremo l'istanza anche alla sede della Regione. Non si può colpire sempre chi lavora per rientrare nei bilanci e gli sprechi, come la direzione ben sa, sono da ricercare da altre parti.

Un ospedale che sopravvive su attività aggiuntiva e straordinario non può reggere a lungo e per questo noi chiediamo programmazione e condivisione delle azioni: ci sono troppe cose che non vanno e che potrebbero compromettere progetti futuri, ma ad ognuno il proprio compito.

Il sindacato ora è chiamato ad agire per il bene dei dipendenti, le continue sollecitazioni che abbiamo inviato tramite comunicazioni scritte negli ultimi mesi non sono bastate a questo punto agiremo di conseguenza.

L’emergenza Covid ha cambiato il modo di fare sanità anche a Parma, gli ultimi due anni e mezzo sono stati difficili, tutti i professionisti hanno attraversato un periodo di incertezza e di continui cambiamenti: ecco perchè ci aspettavamo continuità nella guida delle varie direzioni per consentire una ripresa, ma anche questo non è successo.

Cambiamenti in un momento come questo possono essere difficili da comprendere e le ricadute avranno un grosso peso in termini di responsabilità". 

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