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Economia

Ospedale Maggiore presidio della Cisl in via Gramsci: "La Regione sblocchi le assunzioni"

Carmela Lavinia, responsabile del coordinamento regionale delle professioni sanitarie di CISL FP Emilia Romagna: "Tutte le assunzioni fatte durante il periodo covid che vengono dichiarate "in più" in realtà non le sono per il taglio lineare di personale nella sanità pubblica"

All'ingresso principale dell'Ospedale Maggiore, si è svolto questa mattina il presidio di CISL FP Parma Piacenza al quale era presente  anche Carmela Lavinia, responsabile del coordinamento regionale delle professioni sanitarie di CISL FP ER. Una manifestazione molto partecipata che ha avuto inoltre  lo scopo di informare i cittadini delle  problematiche in cui versa la situazione del personale sanitario: "Alle persone che chiedevano perchè stiamo protestando - dice Giovanni Oliva, responsabile provinciale Fp Cisl Parma -  abbiamo spiegato che  stiamo chiedendo lo sblocco delle assunzioni per fare in modo che chi ha bisogno venga assistito nel migliore dei modi secondo il diritto alla salute del quale ognuno ha diritto. Le liste d'attesa si stanno allungando sempre di più, e con l'estate in arrivo sarà ancora peggio. Chiediamo che venga sbloccato il turnover, ma la Regione continua ad opporre alla nostra richiesta la solita storia del debito".

giovanni e Carmela Lavinia

A questo proposito, Carmela Lavinia sottolinea che "Tutte le assunzioni fatte durante il periodo covid che vengono dichiarate "in più"  in realtà non le sono perchè in questi ultimi 15 anni abbiamo assistito ad un taglio lineare di personale nella sanità pubblica per cui le ultime assunzioni vanno semplicemente a compensare tutto quello che è stato tagliato in precedenza . Se poi pensiamo che per applicare il PNRR nella sanità territoriale la condizione è quella di potenziare gli organici e se davvero questa regione vuole partire con una riorganizzazione della rete dell'emegenza-urgenza per migliorare la risposta alla presa in carico dei bisogni dei cittadini, senza il personale e considerando gli stipendi come un mero costo e non come una risorsa ed un investimento, non si va da nessuna parte." Lavinia afferma che il problema riguarda tutta la regione e che è ormai più che necessario rafforzare la sanità pubblica: " Ma è ovvio che non si può certamente partire dai tagli:  dal novembre scorso  abbiamo il blocco del turnover in tutta la regione e questo significa che almeno il 50% del personale non viene sostituito. Questo ha una ricaduta sia sulla vita dei dipendenti, che non riescono a fruire di ferie e riposi e devono affrontare turni pesantissimi ,  che su quella dei pazienti che si vedono privati della sanità di qualità, vanto di questa regione, che in queste condizioni non può essere assicurata."

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