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Economia, cresce l'incertezza. Cgil al Comune: "Rafforzare il dialogo"

Illustrati i dati sulla situazione del parmense, con focus su lavoro e situazione occupazionale dei giovani, Ghidini della Cgil: "Situazione di debolezza politica del territorio gioca negativamente"

Un quadro significativo per la situazione economica e occupazionale del parmense quello illustrato dati alla mano nel quarto rapporto dell'Osservatorio a cura dell'Istituto Ricerche economiche sociali dell''Emilia Romagna, nell'intento di elaborare riflessioni in merito e proposte dal sindacato Cgil.

DATI OSSERVATORIO IRES - Partendo dall'analisi delle tendenze demografiche del territorio, Valerio Vanelli, Ires, ha sottolineato il rilievo che queste hanno nel quadro economico assieme alle tendenze del mercato del lavoro, del sistema produttivo e della congiuntura economica. 445.283 la popolazione residente nel parmense al 31 dicembre 2011, la quarta provincia più numerosa in regione, con dati che indicano un'espansione determinata però anche da un rallentamento dei ritmi di crescita. Dal 2001 al 2011 10,7% l'incremento complessivo dei residenti a Parma, un aumento leggermente superiore rispetto al dato regionale del 10,5%.

Dati significativi anche sull'immigrazione, che segna per Parma valori che superano la media regionale con una presenza di popolazione straniera pari al 13,1%, superata in regione solo da Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Un dato che risulta in crescita, ha spiegato Vanelli. Una dotazione strutturale, di servizi, culturale, particolarmente elevata, anche per il livello della formazione universitaria, che contribuiscono a determinare una forte attrattività del territorio, ma, come ha sottolineato Vanelli nel rapporto: "Se il 2009 ha rappresentato il punto più acuto della crisi, dopo una leggera ripresa registrata nel 2010 per alcuni sistemi ad economia matura, che aveva fatto sperare in un superamento della crisi, i dati congiunturali hanno iniziato a volgere nuovamente verso il segno negativo, secondo un ciclo a 'w', seppur con differenti traiettorie per le diverse aree".

Dopo aver analizzato i segnali negativi che riguardano gli andamenti congiunturali della provincia di Parma e fatto riferimento al rallentamento delle esportazioni che comunque mantengono il segno +, un focus sulla situazione delle imprese del parmense a fronte di un lungo periodo di crisi. Tra gli approfondimenti dell'osservatorio quello sull'esito occupazionale dei laureati sulla base di dati forniti dalle indagini di Almalaurea sulla condizione laureati marzo 2012. Il 10% ha scelto un lavoro autonomo, soprattutto per architetti, medici, veterinari; l'8% ha dichiarato di lavorare senza alcuna forma di contratto, solo il 19,5% ha un contratto a tempo indeterminato e il restante 62% lavora con forme contrattuali non standard.

LE RIFLESSIONI DELLA CGIL - Dati che da un lato indicano un aumento degli avviamenti al lavoro, ma dall'altro una crescita di condizioni di forte instabilità contrattuale, con ripercussioni anche sulle retribuzioni. "Il nostro intento – ha sottolineato Fabrizio Ghidini segretario confederale Cgil Parma – è quello di individuare strade per affrontare un 2013 caratterizzato da crisi economica e sociale. Il 2012 ha visto un riacutizzarsi della crisi, con dati di disoccupazione in aumento, coinvolgendo sempre più capifamiglia, con disagi economici e sociali delle famiglie parmensi. Una crisi di fiducia determinata anche dalla mancanza di prospettive con una disgregazione economica e sociale che rischia di deflagrare". Dito puntato anche sul ruolo delle istituzioni locali, davanti a una difficile situazione finanziaria del Comune di Parma ora gestita "da persone che non hanno alle spalle una forte esperienza amministrativa e con incertezze anche a livello provinciale per una situazione delicata di passaggio, che tocca tutta la nazione. Una situazione di debolezza politica e amministrativa del territorio che gioca negativamente", ha sottolineato Ghidini.

L'APPELLO ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE - Decisiva secondo il sindacato una presa di coscienza da parte dell'amministrazione comunale sull'importanza di rafforzare il dialogo con le forze sociali, l'associazionismo e in particolare i sindacati. "In una situazione come questa è sbagliato chiudere il dialogo, ci rivolgiamo al Comune: sappiamo che il M5S in tema di partecipazione tende a parlare direttamente con i cittadini scavalcando il rapporto con i corpi intermedi, ma è importante che questa non sia l'unica forma ma che le due siano compatibili e non alternative".

Un impegno sul sociale della Cgil, quello sottolineato da Ghidini, che mira a promuovere iniziative legate a forme di auto organizzazione, a breve sarà dedicata una conferenza stampa apposita per presentare la Fondazione di Comunità. "Sarebbe molto importante che tutti i soggetti supportassero questa iniziativa che sta per nascere e che potrebbe svolgere un ruolo importante". Tra le iniziative accennate nel corso dell'incontro, anche quella dell'auto mutuo aiuto lavoro, con gruppi che hanno esperienza maturata negli anni e possono fornire un aiuto a chi ha perso il lavoro. Un appello al Comune, quello rivolto dal sindacato alla presenza in sala dell'assessore al Welfare Rossi sull'importanza della massima attenzione ai bisogni delle famiglie in difficoltà, in vista del bilancio preventivo. "La coesione sociale ora più che mai è fondamentale – sottolinea Patrizia Maestri, segretaria generale CGIL Parma – per mettere insieme le risorse davanti al difficile momento di tagli anche a livello locale. Il sistema Parma così come lo abbiamo conosciuto – conclude Maestri – deve stare insieme se c'è un buon sistema sociale alle sue spalle".

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