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Economia

Parmigiano Reggiano: boom di vendite nel primo trimestre del 2021

Il consorzio di tutela guidato da Nicola Bertinelli, che tra gennaio e marzo ha registrato vendite per 8.627 tonnellate contro le 7.704 del 2019

Forte dell'incremento delle vendite registrato nel primo trimestre 2021 (superiore del 12% allo stesso periodo pre covid) il consorzio del Parmigiano Reggiano stringe ora un accordo con i ristoratori, per valorizzare il suo prodotto e i loro piatti. Lo comunica il consorzio di tutela guidato da Nicola Bertinelli, che tra gennaio e marzo ha registrato vendite per 8.627 tonnellate contro le 7.704 del 2019, mentre gli altri formaggi stagionati a pasta dura si sono fermati al 5%. "Un dato straordinario se si considera l'impatto del Covid sulla capacita' di spesa delle famiglie,e di riflesso sul carrello del supermercato", viene osservato. Anche dal punto di vista del prezzo, il 2021 ha fatto registrare un andamento positivo e stabile: da gennaio, la quotazione del Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore si attesta intorno ai 10,50 al chilo contro i 7,99 al chilo di un anno fa, secondo la Borsa Merci della Camera di Commercio Di Parma. Una nuova collaborazione e' stata poi stretta con i ristoranti, affinche' dopo un "annus horribilis", tornino ad essere il palcoscenico naturale per valorizzare il "Re dei formaggi".

Il "primo passo concreto in questa direzione- spiega Bertinelli- e' stato un accordo con la realta' congressuale di 'Identita' Golose'. Vogliamo essere vicini ai ristoratori italiani e dimostrare come Parmigiano Reggiano e' un alleato per riuscire non solo a offrire piatti ancora piu' buoni, ancora piu' sani, ma anche piatti con un 'racconto'. Pensiamo che la valorizzazione di un piatto attraverso prodotti come Parmigiano Reggiano sia un aiuto anche per i ristoratori". L'obiettivo della partnership e' proprio risollevare la quota di mercato del settore "Horeca" che nel 2020 ha potuto assorbire solo il 4% del Parmigiano in commercio, attraverso progetti di formazione ed educazione con ristoranti e tutte le altre attivita' del "fuori casa".

Insomma, dice Bertinelli, "un vero e proprio patto per la ripartenza, fondato sulla trasparenza e sull'utilizzo di prodotti di qualita' a indicazione geografica". Del resto, secondo un'analisi di mercato commissionata dal consorzio il 90% dei consumatori vorrebbe che nella descrizione del piatto nel menu al ristorante fosse indicato il tipo o la marca di formaggio utilizzato e il 91% vorrebbe conoscere queste informazioni anche per il formaggio utilizzato per condire o guarnire i primi piatti. Il 77% degli oltre 900 intervistati si e' poi detto favorevole alla possibilita' di grattugiare il formaggio direttamente al tavolo mentre il 56% ha affermato che il formaggio che non puo' mancare sulla tavola e' proprio il Parmigiano Reggiano. Per questo "saremo al fianco dei ristoranti per soddisfare la richiesta dei tanti consumatori che, in virtu' di una nuova sensibilita', esigono trasparenza e chiarezza su cio' che viene servito e gli ingredienti utilizzati" prosegue Bertinelli. Cosa che, conclude, "puo' anche valorizzare la portata el'esperienza nel suo complesso"

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