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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Parmigiano Reggiano di montagna con produzione a base di mangimi non Ogm al caseificio di Borgotaro

Il Consorzio Agrario di Parma, la Coldiretti provinciale e il Caseificio Borgotaro si uniscono per promuovere  l’uso dei mangimi Non Ogm

Un appuntamento nel nome della qualità e della salubrità derivanti dall’uso dei mangimi Non Ogm, attende i soci del Caseificio Borgotaro. Lunedì 8 maggio, alle 11, dopo l’assemblea, nella struttura si terrà un meeting a tema  <Parmigiano reggiano di montagna Non Ogm:  come creare garanzie di qualità a completamento della bontà e con maggior redditività>. L’organizzazione è curata dal Cap (Consorzio agrario Parma) e da Emilcap, col supporto della Coldiretti provinciale e del Caseificio Borgotaro.  Al tavolo dei relatori siederanno: Giorgio Collina, direttore e Carlo Fornari, responsabile settore zootecnico del Cap. L’iniziativa è sostenuta dalla Coldiretti e appoggiata dal Consiglio del Caseificio Borgotaro ed in particolare, dal presidente Stefano Cacchioli.  Il Caseificio Borgotaro è uno dei circa seicento  caseifici artigianali della zona tipica di produzione del parmigiano-reggiano.  Non occorre raccontare la sua storia, lasciamo parlare i fatti. Dal lontano 1967, la lavorazione è cresciuta con impegno e passione, da 12.000 a 40.000 quintali di latte.  Le oltre settecento forme di formaggio prodotte sono stagionate sfruttando i pregi dell'areazione naturale, senza l'utilizzo dell'aria condizionata e trascorrono due estati in stagionatura, per permettere le trasformazioni enzimatiche che rendono il parmigiano reggiano così buono e digeribile.

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