rotate-mobile
Economia

Pomodoro da industria: promuovere l'innovazione

Il 15 ottobre si svolgerà a Collecchio (Parma) un convegno promosso da CRPV (centro Ricerche Produzioni Vegetali) e OI Pomodoro da Industria Nord Italia sul pomodoro da industria e sulle possibili innovazioni in merito a questa importante coltura della area padana. L'evento fa parte del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia-Romagna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Mercoledì 15 ottobre alle ore 14,30 a Collecchio (Parma), presso la Corte Giarola (strada Giarola, 9) è previsto un convegno sul tema "Pomodoro da industria, strumenti organizzativi per promuovere l'innovazione", promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali, Cesena), unitamente a OI Pomodoro da Industria Nord Italia e Provincia di Parma, nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna.

Il pomodoro da industria è di gran lunga la coltura orticola più importante nell'area padana non solo per l'estensione delle superfici coltivate, ma anche per la presenza di una filiera strutturata e consolidata con alti livelli di qualità raggiunti, dove il comparto produttivo propone produzioni integrate, mezzi tecnici all'avanguardia, utilizzo ottimale dei terreni e basso impatto ambientale, mentre l'industria di trasformazione, oltre ai tradizionali concentrati, offre prodotti innovativi di ottima qualità, basti pensare alle varie tipologie di polpe e passate.

L'innovazione, in questo contesto, gioca un ruolo strategico su tutta la filiera e rappresenta un'occasione importante per consolidare la sinergia fra produzione, trasformazione e ente pubblico: l'alto livello organizzativo raggiunto, garantito anche dalla presenza dell'Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria Nord Italia, è un valore aggiunto prezioso per procedere sulla strada dell'innovazione, da perseguire di concerto con le strutture di ricerca, quali lo stesso CRPV e le aziende agrarie sperimentali regionali.

Per quanto concerne la stagione 2014 si rileva un deciso condizionamento causato dalle eccessive piogge e anche da qualche grandinata: ciò ha prodotto un deficit produttivo, rispetto agli obiettivi che il comparto si era dato a inizio stagione: ciò significa che, con ogni probabilità, il mercato non dovrebbe avere problemi ad assorbire e collocare l'intera produzione annuale.

Il convegno sarà quindi l'occasione per fare il punto su questa strategica coltura per l'area padana, per mettere le basi al fine di promuovere percorsi virtuosi di innovazione, anche alla luce dei nuovi sistemi organizzativi, previsti nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, specie in merito allo strumento dei Gruppi Operativi.

Il programma prevede, dopo i saluti introduttivi di Giampiero Reggidori (presidente CRPV), gli interventi di Marcello Cannellini (Regione Emilia Romagna), di Gabriele Canali (Università Cattolica Sacro Cuore). Seguirà una tavola rotonda, condotta dallo stesso Canali sul tema "L'organizzazione delle attività di innovazione alla luce dei nuovi scenari", a cui parteciperanno Alessandro Piva (OI Pomodoro da Industria Nord Italia), Giuseppe Mezzadri (Azienda Agraria sperimentale Stuard), Alberto Chiesa (Azienda Agraria Sperimentale Vittorio Tadini), Luca Sandei (SSICA, Stazione Sperimentale Industria Conserve Alimentari) e Alvaro Crociani (CRPV). Concluderà i lavori Pier Luigi Ferrari (vice-presidente della Provincia di Parma e presidente dell'OI Pomodoro da Industria Nord Italia).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pomodoro da industria: promuovere l'innovazione

ParmaToday è in caricamento