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Economia

Risparmio: i parmensi vedono un futuro incerto e cercano di proteggere le loro risorse

Per ben 8 parmensi su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress, che si acuisce di fronte a mercati turbolenti

Inflazione, crisi energetica e un quadro generale complesso si fanno sentire nella visione che i parmensi hanno del futuro economico. Secondo l’Osservatorio Sara Assicurazioni, infatti, pensando ai propri risparmi gli abitanti di Parma esprimono sensazioni di preoccupazione e incertezza (30%), in alcuni casi anche di timore (26%). A queste, però, si affianca una quota che guarda al futuro con maggiore tranquillità grazie alla sua situazione economica (34%).

Scendendo nei dettagli, la ricerca evidenzia che per ben 8 parmensi su 10 la gestione dei soldi e risparmi è diventata una vera e propria fonte di stress, che si acuisce di fronte a mercati turbolenti, così come a ridotte risorse personali o a spese ingenti.

Di più: l’emotività condiziona in modo rilevante le percezioni e i comportamenti in materia di risparmio. Sono quasi uno su due (42%), infatti, i parmensi che dichiarano di fare fatica a controllare le reazioni emotive di fronte agli accadimenti finanziari e ai trend dei loro risparmi, trovandosi così in più casi ad agire d’impulso e senza riuscire a farsi un quadro chiaro e informato.

Una condizione senza dubbio legata a una cultura finanziaria notoriamente non eccellente nel nostro Paese, ma che risente anche della complessa congiuntura che stiamo vivendo.

Ma cosa farebbero gli abitanti di Parma con i loro risparmi? Se più di uno su quattro (27%) non investirebbe, preferendo tenerli sul conto corrente, non manca chi si dice propenso a considerare forme di investimento. Le più gettonate sono quelle di medio-lungo periodo, dai fondi pensione (28%) alle polizze vita nella loro duplice declinazione di polizze di risparmio e accumulo (13%) e polizze che tutelano la famiglia dagli imprevisti che possono mettere a rischio il patrimonio (17%). Un ulteriore 15% guarda al mattone.

Se un 21% farebbe da sé, il 66% si affiderebbe a un consulente specializzato così da limitare il più possibile il fattore emotivo e trovare la soluzione più idonea ai suoi obiettivi e alle sue disponibilità.

“La nostra ricerca evidenzia che, tra chi si dice propenso a considerare opzioni di investimento, la necessità più avvertita è la protezione del capitale (32%) cui seguono i rendimenti in un orizzonte di medio-lungo periodo (9%) - dichiara Emiliano De Salazar, Direttore Vita di Sara Vita – Le soluzioni assicurative permettono di realizzare i propri obiettivi di risparmio andando incontro a questa duplice esigenza e offrendo al contempo flessibilità e in molti casi una fiscalità vantaggiosa. In questa direzione, proprio di recente abbiamo anche aggiornato la nostra proposta previdenziale “Libero Domani” per mettere a disposizione dei nostri Clienti soluzioni sempre più personalizzate ed efficaci.”

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