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Sciopero nel magazzino che rifornisce la Coop: presidio in centro e tavolo in Prefettura

Dopo diverse ore di picchetto nei giorni scorsi il presidio è stato sgomberato dalla forze dell'ordine in antisommossa. Il sindacato Adl Cobas: "Da oltre due anni vige una precarietà strutturale, oltre 70% dei lavoratori coinvolti con contratto a termine, che costringe i lavoratori ad accettare condizioni salariali minime al di sotto del corretto inquadramento contrattuale"

Acque agitate nel mondo della logistica parmense. Uno sciopero sta infatti interessando, in questi giorni, il magazzino, gestito dall'azienda Kamila - tramite il subappalto e tre cooperative - che si trova in via dell'Industria a Parma. Il magazzino rifornisce diversi punti vendita della Coop in tutta la regione. I circa 150 lavoratori si occupano principalmente di facchinaggio e carico/scarico merci. Nei giorni scorsi, dopo diverse ore di presidio davanti ai cancelli del magazzino, il picchetto è stato sgomberato da polizia e carabinieri in assetto antisommossa. (IL VIDEO

"Circa due mesi fa alcuni lavoratori si sono rivolti al sindacato - si spiega Stefano Re dell'Adl Cobas - per denunciare le pessime condizioni lavorative all'interno del magazzino. Oltre alle ore di straordinario non pagare ci sono problematiche legate al corretto inquadramento contrattuale e ai contratti a termine, che vengono utilizzati in maniera diffusa. Vige infatti una precarietà strutturale, oltre 70% dei lavoratori coinvolti con contratto a termine, che costringe i lavoratori ad accettare condizioni salariali minime al di sotto del corretto inquadramento contrattuale".

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Nella mattinata di oggi, mercoledì 1° giugno, alle ore 12 si terrà un tavolo di crisi in Prefettura, alla presenza dei responsabili dell'azienda che incontreranno il sindacato. Ci sarà anche un presidio in via Repubblica dopo le proteste dei giorni scorsi. "Alcuni lavoratori, tramite il nostro sindacato, hanno presentato denuncia all'Ispettorato del Lavoro per alcuni episodi di presunto caporalato che avrebbero coinvolto una delle cooperative". 

"Dopo oltre otto ore di picchetto e rallentamento dei mezzi ai cancelli - - riferiscono dal sindacato Adl Cobas - nonostante la gravità e la rilevanza dei fatti contestati, il presidio è stato violentemente attaccato dalle Forze dell'ordine nel tentativo di spegnere la protesta. Non contenti, una volta spostato il presidio verso il vicino punto vendita Coop Centro Torri per informare sulla vertenza e denunciare quanto accaduto, la polizia ha seguito in forze i lavoratori, provocando il presidio nel tentativo di accerchiamento e identificazione dei presenti".

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