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Economia

Galloni 4.0, il progetto tra dimensioni ridotte, nuovi posti di lavoro e un parco della biodiversità. La famiglia: "Qui dentro le nostre idee"

L’azienda apre e racconta i piani per il nuovo stabilimento a Langhirano

“Ringraziamo tutte le persone, gli enti e i concittadini che in questi mesi ci hanno esortato a continuare il percorso per la realizzazione del nuovo stabilimento 4.0 per la lavorazione del prosciutto di Parma, che unisce al lavoro, alla tradizione e al saper fare la salvaguardia e la bellezza del territorio”. Ad affermarlo è Carlo Galloni, Presidente dell’omonima impresa di famiglia da più di 60 anni dedita alla lavorazione del prosciutto, recentemente riconosciuta tra le migliori aziende d’Italia per la produzione del prosciutto crudo dalla storica Guida Salumi d’Italia 2023. Dopo essere state recepite le valutazioni della sovrintendenza in merito al primo progetto, e l’approvazione preventiva da parte degli organi istituzionali del Comune di Langhirano, il nuovo stabilimento che dovrebbe sorgere nei pressi di Arola, avrà dimensioni ridotte e sarà conforme al regolamento UE 852/2020 sulla sostenibilità ambientale: integrazione con l’ambiente circostante, tutela del paesaggio ed efficientamento ecosostenibile.

Un nuovo parco della biodiversità in difesa del microclima: il verde aumenterà

Lo stabilimento, infatti, prevede la creazione di una vasta area verde circostante, un vero e proprio parco naturale per la difesa del microclima e la tutela della biodiversità. Non sarà solo un investimento nel territorio e per il territorio in grado di garantire nuovi posti di lavoro, ma prevede un incremento sostanziale del verde grazie alla piantumazione di specie arboree autoctone, in completa sinergia con il verde circostante, così come il tetto dell’edificio ospiterà un nuovo impianto fotovoltaico inframezzato da una copertura inverdita, con la funzione di mitigarne l’estetica e offrire un habitat naturale protetto per insetti impollinatori e uccelli.

Lo stabilimento 4.0, il progetto nello specifico

L’area d’intervento, oggetto di richiesta di cambio di destinazione urbanistica, è delimitata ad est da Strada del Prosciutto e ad ovest da Strada Provinciale di Pilastro. Le due strade convergono su di una rotonda di snodo ubicata a sud dell’area. L’intervento ha per oggetto l’edificazione del nuovo stabilimento produttivo Fratelli Galloni Spa, a servizio dell’attività con sede in Langhirano, per l’affettamento del prosciutto di Parma, prodotto a denominazione di origine protetta. Prevede inoltre la creazione di un’area verde d’integrazione ambientale pertinenziale allo stabilimento produttivo. L’area di intervento è ubicata in Località Pilastro, zona facente parte del Comune di Langhirano.

Progetto ben inserito nel contesto territoriale

Le scelte progettuali e compositive dell’intervento nascono e si articolano all’interno del contesto morfologico, paesaggistico e socio-culturale, ancor prima che dalle esigenze funzionali dell’attività che si intende insediare al suo interno, ed è volto alla totale integrazione del nuovo fabbricato all’interno dello scenario paesaggistico esistente. Si tratta di un contenitore produttivo tecnologicamente evoluto, mantenuto a una dimensione rurale e artigianale, socio ed eco-sostenibile.

Inserimento a impatto zero e con più verde

Il progetto prevede il collocamento dell’edificio ad una quota pari a -1,00 m rispetto alla quota zero definita da Strada del Prosciutto. Questo, al fine di diminuire l’impatto verticale del fabbricato sulla viabilità pubblica e il contesto circostante. Al medesimo scopo, sono previsti terrapieni all’interno della porzione destinata ad “area verde di integrazione ambientale” al fine di integrare ulteriormente l’edificio con la quinta collinare adiacente, accompagnandone le volumetrie per un’altezza percepita inferiore alla media delle medesime tipologie edilizie circostanti. L’impianto funzionale di progetto prevede che le aree cortilizie pedonali, carrabili e di carico/scarico non risultino visibili dall’esterno dell’area d’intervento. Infine, gli elementi costruttivi caratterizzanti l’architettura del progetto integrano la vegetazione sfumando l’edificato nel mosaico paesaggistico circostante.

Fronte Sud, protezione visiva e acustica

Il fronte sud, utilizzato come elemento fondativo e di completamento dello sviluppo morfologico e urbanistico dell’area, si caratterizza per la presenza di un elemento tradizionale della Val Parma: il setto murario in pietra locale. Questo elemento minerale di contenimento dei terrapieni, grazie alla sua linearità consente la protezione sia visiva che acustica dall’esterno del comparto di tutti gli elementi tecnologici che risultano totalmente integrati nel sistema di progetto. Sul versante urbanizzato ad est, un’ampia apertura permette un punto di riferimento e di orientamento spaziale rievocando la memoria della cosiddetta «porta morta» tipica degli edifici rurali della Val Parma. Ad ovest, arretrandosi, lascia spazio a sottili telai metallici - spalliere verdi - che permettono di rompere l’angolo prospettico sfumando il fronte, accompagnando il tratto stradale ad alta percorrenza e aprendo il cono viso sullo scenario storico-naturale della Val Parma.

Fronti Est ed Ovest con vegetazione autoctona i fronti si caratterizzano per la presenza di sottili telai metallici, spalliere verdi, che richiamano (richiamano) percettivamente il filare dei vitigni caratteristici della zona collinare, sia in senso longitudinale (ad ovest) che trasversale (ad est). Tali spalliere accolgono la vegetazione rampicante autoctona, donando ai fronti una tessitura differenziata e mutabile al cambio delle stagioni. La spalliera Ovest è disposta longitudinalmente lungo la strada, fungendo da “quinta” protettiva degli spazi interni ed esterni, creando un diaframma “atmosferico” che contribuisce alla qualità percettiva dell’habitat lavorativo anche grazie alla generazione di un microclima naturale.

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