Trasporto aereo, i sindacati: "Incertezza sul futuro dei lavoratori dello scalo di Parma"
FILT e FIOM CGIL provinciali, FIT CISL Parma e Piacenza e UILTrasaporti Emilia chiedono al Comune che la valutazione del master plan tenga conto delle ricadute occupazionali, oltre che ambientali ed economiche, del progetto di sviluppo
Il 29 settembre scorso si è tenuto lo sciopero del trasporto aereo, riguardante la vertenza del mancato rinnovo del Contratto Nazionale dell’handling, contratto fermo da ormai 7 anni. Nonostante gli interventi del Ministro tesi a limitare la libertà di espressione dei lavoratori con la precettazione, le lavoratrici e i lavoratori del Verdi hanno aderito con grande successo.
Nel sito di Parma la problematica del rinnovo contrattuale si accompagna all’incertezza per il futuro stesso dello scalo e di conseguenza la possibile perdita di quasi un centinaio di posti lavoro, tra personale diretto e personale delle aziende esterne addette alle manutenzioni, pulizie, sorveglianza ecc.
Da anni si discute del futuro dell’aeroporto, con l’avvicendarsi di progetti più o meno credibili che di volta in volta cambiano senza mai approdare ad una conclusione.
Nei prossimi giorni l’Amministrazione Comunale sarà chiamata a valutare per quanto di sua competenza il master plan recentemente elaborato dalla società di gestione. Una scelta che necessariamente dovrà tener conto delle esigenze del territorio, senza trascurare quelle occupazionali.
FILT CGIL, FIT CISL, UILTrasaporti e FIOM CGIL territoriali auspicano fortemente che si arrivi ad una positiva soluzione che coniughi tutela dei posti di lavoro, del territorio e dello sviluppo complessivo del tessuto economico produttivo dell’area