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Economia

Vertenza Kamila tra condizioni di lavoro durissime, basse retribuzioni, precarietà e licenziamenti: domani assemblea cittadina

Promossa dal sindacato Adl Cobas, dalle 20 presso la sala civica Bizzozero di Parma scatterà il dibattito con la deputata del M5S Stefania Ascari, firmataria di un'interrogazione e di una proposta di legge di contrasto al caporalato industriale

Da diversi mesi prosegue la vertenza al magazzino Kamila, centro logistico che rifornisce i supermercati Coop di tutta la regione. "Un caso emblematico per i magazzini della Grande distribuzione organizzata - scrivono i sindacati - settore che ha visto un'enorme crescita durante la pandemia ma alla quale non sono di certo corrisposti miglioramenti per chi vi lavora. Non a caso questo è ancora un settore fortemente caratterizzato dal sistema degli appalti alle cooperative che sempre più spesso significa condizioni di lavoro durissime, dumping salariale e basse retribuzioni, precarietà se non vero e proprio caporalato, come emerso dal duro scontro sindacale del magazzino Kamila".

Vicenda "che ha anche segnato il gravissimo episodio di licenziamento collettivo per oltre 30 lavoratori, puniti per aver denunciato lo sfruttamento e rivendicato anche tramite lo sciopero condizioni di lavoro e di vita migliori. Ma d'altra parte non è un caso che ciò avvenga senza problemi nella filiera Coop, azienda che incarna anche ideologicamente il modello degli appalti e delle cooperative, e che può contare su intrecci profondi con il sistema di potere politico-economico della regione Emilia-Romagna". Tutto questo sarà il tema di discussione dell'assemblea cittadina “MAI Più SOTTOCOSTO”, promossa dal sindacato ADL Cobas, attivo nella vertenza Kamila, per venerdì 17 Marzo, dalle 20 presso la sala civica Bizzozero di Parma. Il dibattito vedrà la presenza della deputata del M5S Stefania Ascari, firmataria di un'interrogazione sul tema alla ministra del Lavoro e di una proposta di legge di contrasto al caporalato industriale, e un rappresentante del Collettivo di Fabbrica GKN di Campi Bisenzio (FI), da oltre 20 mesi in lotta contro la delocalizzazione dello stabilimento. Anche i rappresentanti del Comune sono stati ufficialmente invitati a partecipare, insieme alle realtà politiche, sindacali e associative del territorio che parteciperanno alla serata.

"Perché quello di Kamila, in fondo, non è una singola vertenza sindacale ma è un caso paradigmatico dell'idea di città e del modello economico e sociale di un territorio: fondato sul riconoscimento dei diritti, delle democrazia sindacale, sulla possibilità di vivere una vita dignitosa ed autonoma tramite il proprio lavoro per tutti, oppure terreno fertile per meccanismi di profitto che lasciano sul terreno solo impoverimento, precarietà lavorativa, abitativa e esistenziale, fragilità e marginalizzazione sociale che si riversa su tutta la collettività".

Infine: "Nel denunciare e lottare contro questa nuova e moderna forma di oppressione, i lavoratori del magazzino della rete logistica Coop hanno posto questo interrogativo a tutti gli attori del territorio e non è più possibile voltarsi dall'altra parte e far finta che non esistano questi buchi neri del diritto e della legalità. Una vicenda dunque che riguarda tutte e tutti. Per questo, e per sostenere i lavoratori in lotta, la necessità di questo momento di discussione cittadino".

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