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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Vertenza TAS, la Cgil è pronta a nuove mobilitazioni

Dopo gli incontri del 7 e del 21 settembre, dove l'azienda ha ribadito la volontà di chiudere la sede di Parma, il 28 nuovo tavolo: il sindacato è pronto a ripartire con le proteste

Ci potrebbero essere degli importanti sviluppi, non necessariamente positivi, per la vertenza TAS, ex Data System per quanto riguarda la sede di Parma. Il 28 settembre le organizzazioni sindacali parteciperanno ad un nuovo incontro con la proprietà attraverso il tavolo istituzionale attivo da inizio mese per trovare soluzioni per i 90 lavoratori che, secondo la volontà dell'azienda,  dovrebbero essere trasferiti a Bologna e a Milano.

Dai primi due incontri del  7 e del 21 settembre, non è uscito niente di positivo per i dipendenti: l'azienda ha ribadito le sue intenzioni nonostante l'impegno delle istituzioni di cercare tutte gli strumenti utili per evitare la chiusura della sede di Parma. Dopo le mobilitazioni e gli scioperi degli ultimi mesi la Cgil è pronta a nuove iniziative se il tavolo non andrà a buon fine.

“Lo scorso 7 settembre – si legge in una nota della Cgil di Parma- si è svolto un primo incontro, nel corso del quale l'azienda ha continuato a sostenere la necessità di chiudere la sede di Parma e procedere al trasferimento dei dipendenti. Le organizzazioni sindacali di categoria (FIOM CGIL di Parma, Bologna e Roma) e il coordinamento delle RSU aziendali, da parte loro, ponendo come condizione il mantenimento della sede di Parma e di tutti i posti di lavoro, hanno indicato come intervenire per una razionalizzazione dei costi della sede, hanno proposto percorsi di riqualificazione e formazione per i lavoratori e si sono rese disponibili a discutere del ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi del posto di lavoro.

A fronte di quanto sopra l'azienda ha chiesto di aggiornare la discussione ad un nuovo incontro fissato per il 21 settembre al quale si è presentata con il solo direttore delle risorse umane il quale ha comunicato che, non essendoci elementi di novità, la posizione aziendale resta invariata; è stata quindi confermata l'indisponibilità ad entrare nel merito delle proposte avanzate”.

Il sindacato è pronto a mobilitare ancora una volta i dipendenti del gruppo. “Qualora durante il prossimo incontro al tavolo istituzionale -conclude la Cgil- già previsto per il 28 settembre, non dovesse concretizzarsi una soluzione che garantisca il mantenimento della sede di Parma con gli attuali livelli occupazionali, nonché prospettive produttive ed occupazionali per tutti i dipendenti del gruppo, sarà necessario riprendere con ancora più forza la mobilitazione”.

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