Sagrestia grande della chiesa di San Rocco
Ci sono melodie che in epoca barocca divennero dei veri e propri "standard", oggetto di variazioni da parte di innumerevoli compositori. È proprio “L’arte della variazione” tra Seicento e Settecento, il tema del concerto del clavicembalista Francesco Baroni, quarto appuntamento della rassegna “Barocco in San Rocco”, organizzata dal Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma. Domenica 24 gennaio alle 17.00, nella Sagrestia grande della chiesa di San Rocco (Strada dell’Università, 8A) il noto cembalista interpreterà musiche di Girolamo Frescobaldi, Domenico Scarlatti, Antonio Valente, Giovanni Picchi, Bernardo Storace, Samuel Scheidt, Giovanni Battista Pescetti. Se lo standard nella musica jazz indica un tema musicale molto noto che col tempo è divenuto un classico, così anche in epoca barocca ci furono temi che divennero patrimonio musicale di tutti i musicisti. Il riuso di un medesimo modello è stato, in ogni epoca, l’espressione del più intimo rapporto fra l’uomo e i suoi linguaggi, atto di estremo impegno creativo ove la ripetizione è, più che serialità del gesto, continua rigenerazione dell’idea.
Nell’occasione Francesco Baroni, organista e clavicembalista, docente di clavicembalo del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito”, suonerà uno strumento costruito da Roberto Mattiazzo, copia di un clavicembalo italiano Carlo Grimaldi, del 1697. Baroni ha inciso per le case discografiche Arion, Tactus, Naxos, Symphonia, Glossa, oltre che per la Radio e la Televisione. Come direttore del complesso Compagnia de Musici, da lui fondato nel 1992, si interessa all’esecuzione e all’incisione discografica del patrimonio musicale inedito del ‘600–‘700 italiano. È Ispettore Onorario per la tutela degli organi storici per la Soprintendenza di Parma e Piacenza.
La rassegna “Barocco in San Rocco” è realizzata in collaborazione con la Pastorale universitaria di Parma. L’ingresso a tutti i concerti è libero e gratuito. Per informazioni: www.conservatorio.pr.it.