- Dove
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Quando
- Dal 04/05/2018 al 31/05/2018
- lunedì, martedì, mercoledì, venerdì dalle 7 alle 19.30 - giovedì dalle 7 alle 16 - sabato 7-13, 15-19 - domenica chiuso
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Prezzo
- Gratis
- Altre Informazioni
Venerdì 4 maggio 2018 alle ore 18 si terrà l'inaugurazione della personale “Bismantova” di Luca Compiani presso la Torrefazione Gallo di piazzale San Bartolomeo, 7b a Parma.
Nell'occasione il pittore parmense presenterà la serie ispirata alla formazione rocciosa dell'Appennino reggiano.
La Pietra di Bismantova è per Compiani l'immagine stessa della montagna, un immenso altare naturale che mette in comunicazione l'individuo con una dimensione altra. Infatti il pittore così si esprime in proposito: “Mi piace la montagna perché lì so di non essere nulla ma mi sento parte di qualcosa”. Forse la chiave di lettura di questi lavori sta proprio nel senso etimologico della parola “sacro”: quel mondo che appartiene ad “altro” rispetto agli uomini.
Aspetto questo evidenziato anche dall'intervento critico di Gabriele Trevanco il quale, interrogandosi sul perché Bismantova sia diventata il centro del lavoro del pittore, risponde così: “Perché lì comandano il sole e il vento, perché lì lo Spirito vede un altare, che incatena il cielo ad una terra sempre più gravata di dolore e privata di bellezza.”
Nell'occasione il pittore parmense presenterà la serie ispirata alla formazione rocciosa dell'Appennino reggiano.
La Pietra di Bismantova è per Compiani l'immagine stessa della montagna, un immenso altare naturale che mette in comunicazione l'individuo con una dimensione altra. Infatti il pittore così si esprime in proposito: “Mi piace la montagna perché lì so di non essere nulla ma mi sento parte di qualcosa”. Forse la chiave di lettura di questi lavori sta proprio nel senso etimologico della parola “sacro”: quel mondo che appartiene ad “altro” rispetto agli uomini.
Aspetto questo evidenziato anche dall'intervento critico di Gabriele Trevanco il quale, interrogandosi sul perché Bismantova sia diventata il centro del lavoro del pittore, risponde così: “Perché lì comandano il sole e il vento, perché lì lo Spirito vede un altare, che incatena il cielo ad una terra sempre più gravata di dolore e privata di bellezza.”
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