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Lo show di Gene Gnocchi strappa un sorriso ai tifosi del Parma

Doveva esserci anche Scala che però ha preferito non partecipare dopo le dimissioni. Assente anche Fausto Pizzi. Il sindaco Pizzarotti: "Esonero affrettato ci vuole tempo per ottenere risultati"

"Miracolo Parma" è andato in scena senza nemmeno un rappresentante... del Parma. I buoni propositi di Gene Gnocchi di intrattenere il pubblico dell'Auditorium Paganini con Nevio Scala, sono saltati. E la poltrona è rimasta vuota perché neanche Fausto Pizzi, che aveva il posto prenotato in prima fila, era assente. C'era il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, preso un po' di mira dal comico di Fidenza che lo ha invitato sul palco un paio di volte. C'erano Giovanni Marani, l'assessore allo sport  e Massimo Barbuti, ex bomber crociato e c'era un Auditorium che forse si aspettava qualcosa in più nella serata conclusiva della quinta edizione 'La cultura di fa sport' Il ritmo lento ma piacevole, interrotto dai tweet in stile Rompipallone, la rubrica che cura personalmente Gene Gnocchi su Gazzetta dello Sport, ha coinvolto il pubblico che non ha riempito le poltrone rosse dell'Auditorium. "Dovevano essere presenti anche Minotti, Galassi, Apolloni e Scala ma sono stati esonerati", ha attaccato Gene che poi ha chiamato il Sindaco sul palco per parlare, stavolta, non di politica, ma di calcio, mentre scorrevano delle immagini del grande Parma: da quello di Sacchi al Parma di Scala, passando per Ranieri e Malesani. A Pizzarotti è stato chiesto se poteva essere evitato il fallimento dopo quello che aveva combinato Ghirardi, apparso in video in versione Peppa Pig. Momento esilarante accolto da applausi. "Gli incontri con Manenti erano imbarazzanti. Sia nella sede del Parma, sia in Municipio era evidente che non potavamo farcela. Ci ha fatto vedere un foglio bianco in Word in cui mostrava i soldi che aveva in banca con uno stile discutibile. I fantastiloni di Paperon de' Paperoni, erano quelli più o meno. E chi lo accompagnava era imbarazzante. A distanza di un anno e mezzo però, torniamo a parlare di una situazione brutta. Le dimissioni di Scala, l'esonero di Minotti e Apolloni dimostra che c'è fretta e voglia di avere dei risultati immediati, eravamo diversi dagli altri, si diceva. Ma dopo un anno e mezzo capiamo che siamo più interessati alla classifica che ad un percorso, a un progetto. Si è fatto il discorso di giovani magari del territorio, ma non ce ne sono. Alla prima sconfitta mandiamo a casa tutti. Ci vuole pazienza perché non possiamo fare fuori la classe dirigente ogni anno. Non si può guardare solo la classifica, serve raggiungere i risultati in un certo modo. Per quanto mi riguarda è solo una battuta d'arresto, ma in Lega Pro serve pazienza, abbiamo incontrato tanta gente sui temi legati al Parma, ed eravamo d'accordo che per raggiungere risultati ci volesse del tempo, non si può pretendere tutto e subito".

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