Il 25 aprile dei bambini: eventi gratuiti
Lo spettacolo, che parla a grandi e piccini, propone alcune questioni legate al fascismo in Italia, alla lotta di Resistenza, alla Liberazione considerando quei tempi e quelle questioni mai passati né risolti, spostando quegli eventi dalla sfera di un mito che può apparire lontano ed intangibile alla concretezza del linguaggio popolare e divertente dei burattini. I burattinai Elis e Maurizio scoprono di avere una zia in comune, Imelda, nota affabulatrice di famiglia. Quella che i burattinai mettono in scena è una delle storie preferite dalla zia e che per questo ha ispirato il titolo dello spettacolo. Dalla fine della prima guerra mondiale, tre poveracci, Sandrone e il suo asino Italo, Fagiolino e Mario non sanno come sbarcare il lunario, ma Mario eccelle in scaltrezza e per questo il ricco cav. Duzio lo coopta nella nuova formazione che riporterà l'Italia agli antichi fasti "le camicie nere". Ben presto si saprà come i camerati ottengono il potere, e Mario ridurrà Sandrone in schiavitù ricattandolo dopo aver rapito Italo. Passeranno vent'anni. La dittatura, e poi ancora guerra e miseria. Ma i regimi nazi-fascisti crollano sotto i colpi degli alleati e della Resistenza. Il feld maresciallo Jurghen Purghen scappa e così sta per fare Mario, ma Mariù, Fagiolino e Sganapino partigiani libereranno Sandrone e Italo.
Domenica 24 aprile, alle 15.30, andrà in scena L’INEVITABILE SFIDA DI DON CHISCIOTTE E SANCHO PANZA Spettacolo della Compagnia Cà Luogo d’Arte.
E’ un momento di riflessione per ri-considerare, o iniziare a considerare, il proprio stile di vita, il proprio pensiero sul mondo, il proprio sguardo sulle modalità dell’esistere, ispirandosi ad un classico della letteratura come il “Don Chisciotte” di Cervantes. E’ ancora possibile un “eroismo di strada”? Si può ancora osare ad andare per piazze a narrar di draghi, maghi e donzelle da salvare? Un altro sguardo sulla follia. Un altro sguardo sul teatro. Con questo spirito si invita il pubblico ad incontrare il “cavaliere dalla triste figura” che arriva col suo fido Sancho Panza a bordo di un ape-car teatro a cercare qualcuno che ascolti le sue gesta, entrando in una relazione coinvolgente, per riflettere insieme su altre possibilità di considerare la terra, la sua tutela e la sua salvaguardia come problema comune. Perché se è vero che ogni mondo ne contiene altri mille possibili, questa è una promessa nascosta, e forse il mondo di cui abbiamo bisogno, non è meno reale del mondo che conosciamo e subiamo.
Lunedì 25 aprile, sempre alle 15.30, Piazza della Steccata ospiterà, infine, LA FONTE PORTENTOSA, spettacolo della Compagnia I Burattini dei Ferrari. In collaborazione con Castello dei Burattini - Museo Giordano Ferrari.
La fiaba-commedia rappresenta la storia dell’allegra brigata composta da Fasolino, Sandrone e Brighella “soci in affari per sventura” che decidono di sciogliere la propria società in un bosco (incantato) in Persia, consigliati da un personaggio molto curioso incontrato per caso ma chiamato a dare sentenza definitiva sulla loro unione. I due, Fasolino e Sandrone, dopo aver liquidato Brighella, solito imbroglione della situazione, decidono di mettersi in viaggio, ma durante la notte, scoprono dalla voce di due stregoni, che la principessa di Persia è stata da loro magicamente stregata, e che il sol rimedio per farla guarire, consiste nel trovare un'acqua miracolosa che farà guarire la Principessa e potrebbe così cambiare totalmente il corso della loro vita. Decidono quindi di affrontare la sfida con il destino e si presentano a corte.
FèMA Teatro
E' la formazione artistica composta Elis Ferracini e Maurizio Mantani, entrambi burattinai di ventennale esperienza. FèMA nasce dall'abbreviazione dei cognomi dei due componenti della compagnia, ma la parola FèMA è anche il romagnolo di fame, quindi il teatro della fame, mia nonna -racconta Maurizio- diceva sempre degli attori che d'estate venivano a casa nostra dagli anni '50 ai '70; i'an na fèma da cumedient... - hanno una fame da commedianti. Non è cambiato molto da allora gli attori hanno ancora fame, forse di più, ma la nostra fame è anche quella di mettere un scena il mondo che ci circonda, è la fame di un teatro che serva a qualcosa.
COMPAGNIA Cà Arte
Cà Luogo d’Arte è nata nel 2002 sotto la direzione artistica di Maurizio Bercini che, insieme alla drammaturga Marina Allegri e all’attore Alberto Branca, ha rifondato il suo pensiero teatrale partendo da una cascina di campagna trasformata in luogo del fare e del pensare. Elementi fondanti della poetica di Cà sono: lo studio dello spazio scenico e la relazione con il pubblico, l’infanzia come luogo dell’esperienza umana, il rapporto con la danza e con la musica, con le lingue e i dialetti, la riscrittura in chiave inconsueta e “popolare” di grandi testi della civiltà occidentale e del fiabesco. In questi anni ha co-prodotto i suoi spettacoli con importanti compagnie italiane e straniere, tra cui il Theatre Jeune Public di Strasbourg, il Theatre Nouvelle Generation di Lyon, Le Rayon Vert di Saint Valery en Caux ed ha partecipato ad importanti festival europei, tra cui il Festival Mondiale des Theatres de Marionnette di Charleville Mézières, la Giboulee de la Marionnette di Strasbourg, il Festival Escapade di Evreux ed il Festival Gavroche di Mosca.Tra i premi vinti: I edizione Festebà, Premio Eolo per l’insieme della sua produzione, Premio Campogalliani d’oro, Premio Otello Sarzi di Sant’Elpidio, Sirena d’Oro di Cervia. Dal 2015 Cà Luogo d’Arte collabora stabilmente con Accademia Perduta Teatri.
COMPAGNIA I BURATTINI DEI FERRARI
Si tratta di una delle più vecchie compagnie italiane a nucleo familiare che opera nel settore e prosegue una tradizione popolare che viene continuamente modernizzata e arricchita. La famiglia collabora attivamente con il Castello dei Burattini–Museo Giordano Ferrari, realizzando attività di animazione e spettacoli all'interno del Museo. I testi sono per la maggior parte tratti da antichi canovacci della commedia dell’arte. Le maschere emiliane e venete continuano ad essere le protagoniste dello spettacolo. I caratteri propri del teatro dei burattini (Sandrone, contadino modenese, Fasolino, ragazzo del popolo bolognese) sono sempre i mattatori. Brighella, Arlecchino, Pantalone, dr. Balanzone, Florindo, Rosaura, Colombina restano i protagonisti di ogni storia. I Ferrari si presentano oggi a livello internazionale anche con spettacoli di grande effetto visivo per poter divertire un pubblico estero: Svizzera, Germania, Belgio, Olanda, Jugoslavia, Francia, Cina, Giappone, Stati Uniti hanno avuto ospite questa compagnia in tournée o festival.