Chaos Art Gallery: inaugurazione della mostra "Il colore nascosto" di Paolo Bottioni
Il colore nascosto è il colore dell’anima ed è quello che ci seduce nelle opere di Paolo Bottioni. Potremo lasciarci incantare dalle profondità delle sue tinte e dalle sue composizioni nella mostra che inaugurerà sabato 19 alle 17 alla Chaos Art Gallery di Vicolo al Leon d’oro 8 e sarà aperta fino al 31 marzo. Ha imparato la magia del colore dai grandi maestri come Kandinsky, Klee e dal più prossimo Alfredo Chiapponi. Ce la restituisce con tutta l’intensità capace di far risuonare le nostre corde interiori, di trasportarci in un altrove di sogni e di luoghi senza tempo, facendoci ritrovare tutta la bellezza della vita.
Paolo Bottioni nasce a Parma dove attualmente vive e lavora; iniziava a dipingere come autodidatta verso la fine degli anni sessanta nella città?di Piacenza, una buona base nel disegno caratterizzano l’artista nei suoi primi lavori dedicati prevalentemente al paesaggio e alla natura morta. Nel 1975 tornato a Parma si inserisce in associazioni artistiche presenti nella città; sarà?particolarmente significativo il suo ingresso nel circolo culturale “La Pilotta”, dove conosce il pittore Alfredo Chiapponi che diventerà suo maestro d’arte; questo ha posto i presupposti per arrivare ad una fase di studio, di confronto, di lungo lavoro che hanno determinato una crescita culturale ed artistica costante. Il periodo che va dal 1975 al 1985 è fecondo di mostre (collettive e personali - la prima personale si tiene nel 1979), ed è nutrita la partecipazione a vari concorsi nazionali ed internazionali. In seguito in Bottioni, spirito inquieto, cresce il desiderio di capire e conoscere in modo profondo l’arte contemporanea, la sua preparazione diventa più riflessiva, lo studio e la voglia di capire, di penetrare, di conoscere l’espressione artistica nella sua essenza, nel suo pensiero filosofico e nel suo lato estetico, occupa sempre di più?il suo tempo e i suoi interessi: nel 1984 si inscrive all’Università di Bologna dove si laurea al DAMS (Dipartimento Arte Musica e Spettacolo). Nel 1992, presso “le stanze del S. Paolo”, con la personale dedicata alla sua Parma, con ben 38 opere, ottiene un ampio consenso di pubblico e di critica. Altre collettive e personali accompagneranno la sua costante evoluzione pittorica che lo porterà?nel 2004 alla sua attuale, felice, fase astratta-informale.
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