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“Impariamo il dialetto parmigiano”, un libro per avvicinare i ragazzi al vernacolo

L'assessore Bernini: "La città sta cambiando, sta diventando multietnica e multiculturale, ma il cambiamento è una sfida che non ci deve spaventare. E' una sfida da affrontare cercando di mantenere le nostre migliori tradizioni, fra cui il dialetto"

“Impariamo il dialetto parmigiano. Poezii in djalètt pramzàn con traduzione in italiano” è il titolo del volume di Vittorio Campanini (con i contributi in prosa di Vittorio Botti, Eugenio Caggiati, Giuseppe Mezzadri e Lorenzo Sartorio), edito da Tecnografica Editore, che raccoglie una serie di poesie in dialetto parmigiano, precedute da una sintetica grammatica.

Il libretto, patrocinato dalla “Famija Pramzana”, da “Parma Nostra” e da “50 e più”, mira ad avvicinare i giovani al dialetto.
La prefazione e un breve corso sul dialetto parmigiano anticipano le pagine dedicate alle tradizioni parmigiane, agli aneddoti, battute e alla grafia del dialetto.

I sei capitoli successivi sono interamente dedicati alle poesie dialettali di Campanini, suddivise per singole aree tematiche, complete di traduzioni e immagini a colori. Si va dalle “Emozioni e bei momenti” alla “Natura”, dalla “Educazione e istruzione” alle “Baggianate per ridere e scherzare” e al “Non dimenticherò mai”, fino ai “Personaggi e situazioni”.
Una breve appendice, ricca di informazioni utili per effettuare ricerche più complete sul dialetto parmigiano, chiude il volume.

Come si legge nella presentazione a cura della Famija Pramzana e di Parma Nostra, “La poesia, pur gradita e compresa, non può da sola risolvere l’intera problematica della conoscenza da parte del giovane del dialetto e delle regole che lo accompagnano, ma avrà certamente offerto una stuzzicante occasione in più per avviare un percorso di ricerca e di approfondimento altrimenti sopito”.

Nella prefazione, invece, Paola Cadonici, pedagogista, psicoterapeuta e logopedista, sottolinea il valore del volume e ringrazia l’autore “per le sue gocce di dialetto che cadono come una pioggia benefica sull’aridità consumistica dei nostri giorni”.

Le dichiarazioni
“La città sta cambiando, sta diventando multietnica e multiculturale, ma il cambiamento è una sfida che non ci deve spaventare. E’ una sfida da affrontare cercando di mantenere le nostre migliori tradizioni, fra cui il dialetto”, afferma Giovanni Paolo Bernini, assessore alle Politiche per l’Infanzia e la Scuola.

“Senza il prezioso aiuto dei miei collaboratori questo volume sarebbe rimasto chiuso in un cassetto”, dice Vittorio Campanini, mentre Eugenio Caggiati propone: “Serve un secondo libro, e poi potremmo dar vita agli Amici del dialetto per dare la possibilità a tutti gli appassionati di incontrarsi”.

“Le immagini che accompagnano i testi sono splendide”, fa notare Renzo Oddi, presidente di Parma Nostra, mentre lo Dsèvod suggerisce di “portare il dialetto nelle scuole”.

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