la vita lontana ai diari
Sabato 10 marzo alle ore 18.00, in libreria ai Diari di bordo, La vita lontana, romanzo d'esordio di Paolo Pecere, ricercatore universitario di Storia della Filosofia, saggista e collaboratore di riviste culturali.
Libro edito da LiberAria nella collana Meduse, diretta da Alessandra Minervini.La storia di una famiglia che si slabbra, una geografia sentimentale dislocata fra Roma, l'India e l'Indonesia.
Durante la serata Letture dei nostri Lettori del Corso di Lettura ad Alta Voce.
“La vita lontana” ripercorre gli anni della crescita dei gemelli Marzio e Livio, dopo la nascita dei quali il padre, Elio, marito di Dora (la voce narrante) abbandona la famiglia per trasferirsi in India in un monastero jainista dove diventa figura autorevole per la comunita? religiosa. Dora, giovane insegnante precaria, cresce i gemelli completamente da sola. Pur ispirata da ideali umanistici, la crescita dei figli si accompagna a una violenta conflittualita?. Livio e? vittima di vessazioni da parte dei coetanei e crescendo, interrompe gli studi, perseguendo una passione per il teatro e dando segni sempre piu? netti di malessere; Marzio accetta un lavoro all’estero, allontanandosi definitivamente. In Dora emerge la consapevolezza della miopia borghese che ha inquinato la sua vita. Quando viene informata da Rajesh della presenza di Livio vola in India per cercare di accudirlo. Dopo poco tempo chiama Marzio per chiedere il suo aiuto e questi la raggiunge.
Ma le tensioni riemergono e la famiglia presto si disperde di nuovo.
Il romanzo di Paolo Pecere e? articolato in un breve prologo e quattro sezioni. La narrazione procede come una sinfonia, in cui diversi stili corrispondono a diversi movimenti narrativi.
La progressiva dislocazione geografica degli eventi traccia un percorso di emigrazione inversa, di fuga dall’Italia in crisi e di ritorno a una societa? simile a quella delle origini, regolata da un altro tempo.
La voce con cui Pecere racconta ha una grande padronanza linguistica, e? ironica e immerge i lettori in un rifugio dell’anima. Come una ginnastica danzata, “La vita lontana” procede per spezzoni che restituiscono la disintegrazione della famiglia occidentale: senza mai giudicare ma stando dalla parte della speranza che, sul finale, si affaccia attraverso la rinascita di Dora.
Paolo Pecere è ricercatore universitario di Storia della filosofia. Tra i suoi libri: La filosofia della natura in Kant (Pagina, 2009); Dalla parte di Alice. La coscienza e l’immaginario (Mimesis, 2015). Scrive di filosofia, letteratura e viaggi su riviste e blog, tra cui “Internazionale”, “Il Tascabile – Treccani” e “minimaetmoralia”, e ha collaborato con RAI-Filosofia. I suoi racconti sono comparsi su “nazioneindiana” e “Nuovi argomenti”.
Questo è il suo primo romanzo.
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