Lenz presenta Iphigenia, dittico scenico-musicale sul sacrificio delle innocenti
Maria Federica Maestri e Francesco Pititto presentano il dittico dedicato al mito di Ifigenia composto dall’oratorio di Iphigenia in Aulide (live) e da Iphigenia in Tauride (in videoproiezione) entrambi a Lenz Teatro il 7 aprile nell’ambito di Habitat Pubblico 2022 e in tour il 9 aprile a Reggio Calabria nel Festival delle Arti Magna Grecia. L’8 aprile la partecipazione al ciclo di seminari organizzati dall'insegnamento di Teoria e Tecniche dello spettacolo multimediale dell’Università degli Studi Salerno diretti dal Prof. Vincenzo Del Gaudio.
L’attrice-icona di Lenz Valentina Barbarini e la soprano Debora Tresanini densificano il tema dell’addio, dell’abbandono, della violenza e della ribellione in una riscrittura ‘rovesciata’ politico-poetica di Iphigenia in Aulide. La versione oratoriale è un segmento drammaturgico del dittico di Lenz dedicato al mito di Ifigenia in cui voce e canto si stratificano in un unico grido di rabbia e dolore. Dopo le installazioni site-specific del 2019 al Cimitero Monumentale della Villetta di Parma e al Teatro Farnese nel Complesso Monumentale della Pilotta, torna a Lenz Teatro per Habitat Pubblico 2022 e scende al Festival delle Arti della Magna Grecia di Reggio Calabria Iphigenia in Aulide Oratorio, il primo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia - installazione scenica e regia curate da Maria Federica Maestri e drammaturgia e imagoturgia di Francesco Pititto.
Ad interpretare Iphigenia in Aulide Oratorio sono Valentina Barbarini, attrice-icona di Lenz e la soprano Debora Tresanini, voce e canto unite scenicamente in un unico grido di rabbia e dolore. Inizialmente preda terrorizzata di fronte all’atrocità del sacrificio, Ifigenia da vittima innocente si trasmuta in soggetto poetico e politico pienamente consapevole del proprio destino di morte. Nessuna cerimonia, nessun padre da odiare, nessuna madre da desiderare, nessun passato e nessun futuro, per Iphigenia solo un “al di qua” anonimo e insanguinato. Come la cerva ferita a morte, il suo corpo immolato senza colpa si fa monumento perenne all'orrore della violenza, per rinascere altrove mutata in voce di corno indurito. Nella drammaturgia dell'Iphigenia in Aulide. Ah! Qu’il est doux, mais qu’il est difficile si innestano differenti linee testuali e musicali: il libretto dell'Iphigénie en Aulide di Gluck (1774), Ifigenia in Aulide (405 a.C.) e un breve frammento dell'Ifigenia in Tauride (409 a.C.) di Euripide, e l'Iphigénie di Racine (1674) sostenute dal suono vibrante e potente di Andrea Azzali e dalle partiture vocali delle arie originali dell’opera di Gluck. Accompagna l’Oratorio live di Iphigenia in Aulide, la seconda parte del dittico presentata in videoproiezione Iphigenia in Tauride, performance coreografica interpretata dalla danzatrice sensibile Monica Barone. L’installazione è costituita da un piano materico tenero e crudele ispirato alle opere organiche di Joseph Beuys e alla sua storica azione 'Titus-Iphigenia' del 1969, ma sull'altare organico denso e metamorfico non viene compiuto alcun sacrificio, non viene immolata nessuna vittima, bensì si manifesta la rinascita femminile-animale di Ifigenia e il suo ritorno ad una nuova patria-natura libera da vincoli sociali e religiosi.
Non esiste un’unica Ifigenia nello spettacolo di Lenz Fondazione, ma molte Ifigenie in un unico personaggio. Ella è una polifonia, o meglio una donna o una giovane fanciulla che incarna più voci femminili che reagiscono alle atrocità della vita. Ifigenia è una polifonia: una “Polifigenia” scrive il critico Enrico Piergiacomi. L’8 aprile a partire dalle 14.30 Maria Federica Maestri e Francesco Pititto parteciperanno a 'Teatro elettrico'- la definizione che Marshall McLuhan dà del teatro che dialoga con i media – ciclo di
seminari organizzati dal corso di Teorie e Tecniche dello Spettacolo Multimediale, il centro studi Media Culture Società in collaborazione con l'università eCampus per la direzione scientifica del Prof. Vincenzo Del Gaudio, Università degli Studi di Salerno.
IPHIGENIA IN AULIDE – ORATORIO (LIVE)
Ah! qu?il est doux, mais qu?il est difficile
Da Euripide, Jean Racine, Christoph Willibald Gluck
Drammaturgia e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Interpreti: Valentina Barbarini, Debora Tresanini (soprano)
Musica Andrea Azzali, Christoph Willibald Gluck
in collaborazione con Conservatorio di Musica di Parma ‘A. Boito’
Produzione Lenz Fondazione
IPHIGENIA IN TAURIDE (VIDEOPROIEZIONE)
Ich bin stumm / Io sono muta
Da Johann Wolfgang Goethe e Christoph Willibald Gluck
Drammaturgia e imagoturgia Francesco Pititto
Installazione e regia Maria Federica Maestri
Interprete: Monica Barone
Musica Christoph Willibald Gluck
Notazioni coreografiche Davide Rocchi
Produzione Lenz Fondazione
PROGRAMMA HABITAT PUBBLICO 2022
Giovedì 7 Aprile h 18:00 IPHIGENIA IN TAURIDE_video
h 19:30 IPHIGENIA IN AULIDE ORATORIO_live
ON TOUR
Festival delle Arti della Magna Grecia Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria Sabato 9 Aprile h 21:00 IPHIGENIA IN AULIDE ORATORIO_live