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Conflitti, al circolo Deledda i disegni dei bambini di Gaza

Dopo le tappe di Milano, Venezia e Roma dal 4 al 6 maggio il circolo culturale di via Baganzola ospita l'esposizione di 50 pannelli con le opere incentrate sulle esperienze traumatiche della guerra

Da venerdì 4 a domenica 6 maggio, nel circolo culturale “Grazia Deledda” in Via Baganzola 7 a Parma, si terrà l’esposizione “I bambini disegnano il conflitto. Testimonianze da Gaza”, una mostra itinerante dei disegni dei bambini della Striscia di Gaza. L'evento ha il patrocinio della Provincia di Parma, delle Regione Autonoma Sardegna e della FASI (Federazione Associazioni Sarde in Italia). Sabato 5 maggio alle 18.30 si terrà un dibattito pubblico con Bassam Saleh, giornalista di Alnahar News, Miryam Marino, scrittrice della Rete Ebrei contro l'Occupazione, Pietrantonio Costantino, pschiatra e psicoterapeuta coordinato da Antonio Pirisi, direttore di Neuropsichiatria infanzia e adolescenza Ausl di Parma.

Una mostra che dopo Milano, Venezia, Roma arriva anche a Parma per "tenere alta l’attenzione sulla situazione palestinese -sottolineano gli organizzatori- per riflettere insieme sulle conseguenze dei combattimenti sui civili e soprattutto sui bambini. Gaza come “ambiente” emblematico e simbolico cioè come conflitto dei conflitti. Vere vittime di tutte le guerre sono tristemente le popolazioni: donne, vecchi e bambini. Vivere il conflitto, ovvero subire il conflitto, comporta soprattutto nei bambini il vivere in una situazione che non può che produrre gravi sofferenze psicologiche".

50 piccoli pannelli in cui sono inseriti stampe dei disegni realizzati da bambini della striscia di Gaza. I disegni sono incentrati sulle loro esperienze traumatiche; vi sono inoltre fotografie con brevi pensieri o raccontini di bambini a commento  e due manifesti per ricordare la figura di Vittorio Arrigoni (detto Vik morto a Gaza, in aprile, un anno fa). I disegni sono stati raccolti nelle scuole UNRWA di Gaza da Awni Farhat le foto scattate da Francesco Stevanato (Associazione Amal). A corredo delle immagini frammenti di pensieri di bambini, poesie di autori sia palestinesi che ebrei.

"La conseguenza della guerra -fanno notare i promotori- si nota nelle reazioni emotive dei ragazzi e il sostegno psicologico attuato dimostra come l’attenzione e la cura dei minori possa determinare cambiamenti positivi. I bambini che hanno avuto interventi di cura e sostegno fanno disegni ordinati e organizzati, gli altri confusi e disturbati. Questa mostra e le occasioni di confronto proposte nel programma del weekend che la vedrà allestita presso il circolo Deledda di Baganzola vogliono essere momenti per riflettere da persone comuni sulle conseguenze della guerra e sulle possibilità di alleviare le pene ai bambini e dare un piccolo contributo a politiche di pace".

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