Visite alla Camera di San Paolo
Dell’antico monastero delle suore benedettine, che fu ricostruito alla fine del ‘400, sono oggi visitabili due stanze. L’accesso, attraverso un vialetto alberato, introduce immediatamente alle stanze della Badessa Giovanna da Piacenza. Le due camere, comunicanti, sono opera una di Alessandro Araldi che vi lavorò nel 1514, l’altra di Correggio che la portò a termine nel 1519.
L’Araldi propone una decorazione molto vicina ai canoni della pittura romana dell’epoca, descrivendo scene sacre e profane. Troviamo così una volta decorata a candelabri su fondo blu, attorniata da tondi, riquadri e lunette illustrate con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento.
La Camera della Badessa Giovanna, opera del Correggio, invece, introduce a Parma un linguaggio pittorico compiutamente umanistico. Dipingendo un berceau ad intrecci vegetali, Correggio annulla le cordonature dell’originale volta tardo gotica ad ombrello. Lo spazio architettonico viene quindi annullato dallo spazio dipinto come i dettami filosofici della cultura neoplatonica suggerivano all’autore.
La decorazione si evolve, dal centro della volta con il triplice lunare stemma della Badessa, suddividendosi in sedici spicchi; i putti si affacciano, dagli ovali, nell’intreccio di rami e foglie portando simboli allegorici della caccia. Ad ognuno dei sedici oculi corrisponde una lunetta monocroma con personaggi mitologici illuminati dal basso in maniera tale da risultare quasi come bassorilievi. Sul camino è rappresentata Diana, a simboleggiare la stessa Badessa, alla guida del carro, in procinto di partire per una battuta di caccia.
A fianco rimane una piccola stanzetta con una copia dell’Ultima Cena eseguita dall’Araldi.
Orari: da sabato 22 maggio all’11 luglio 2021 aperta mercoledì, giovedì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 19.00); sabato dalle 9.30 alle 21.30 (ultimo ingresso 21.00). Prenotazioni consigliata solo tramite APP Parma 2020.
Gratuita per i possessori della Parma card fino al 30 giugno 2021.