"Ossa, cervelli, mummie e capelli" ai Diari di Bordo
Sabato 9 Giugno alle ore 18 alla libreria Diari di bordo Antonio Castronuovo ci racconta il libro "Ossa, cervelli, mummie e capelli", Quodlibet.
Scheletri illustri e sacri pezzi genitali in libera uscita, ciocche e residui cerebrali che si perdono tra le maglie del tempo e delle Storia.
Superstizione, follìa, tenebra sono ben radicate anche nelle radici del pensiero illuminista e scientifico: è questo l'affilato tema delle dieci vicende che ricostruisce con scrupolo di filologo Antonio Castronuovo. Possibile che uno scienziato si sia fregato, all'insaputa dei famigliari, il cervello di Einstein? E, punito dalla legge e obbligato a restituirlo, se ne sia comunque tenuto zitto zitto un pezzetto? Possibile che Bentham abbia deciso, in vita, le minuziose procedure per autmummificarsi? E dov'è finito il dito medio di Galileo lo sapete? E lo sapevate che il pene di Napoleone era destinato niente meno che a Maria Luigia, qui da noi, troneggiante in una teca in Pilotta? E cosa hanno in comune il cranio di Mozart e il cervello di Einstein? la mummia di Lenin e quella di Jeremy Bentham? i capelli di Beethoven e il pene di Napoleone? lo scheletro di Cartesio e il dito indice di Galileo? Semplice: sono tutte «reliquie profane», pezzi anatomici di personaggi celebri che costituiscono la controparte laica delle tante reliquie sacre.
In dieci racconti veritieri, il libro tratta un tema originale per l’editoria italiana: la permanenza di questi pezzi organici, e i prodigiosi tragitti che hanno compiuto in secoli di storia, da un istituto all’altro, da un collezionista all’altro, da un ladro all’altro.
Vicende reali e un po’ forsennate, grottesche e curiose, che hanno trovato la loro finale magnificenza nei corpi plastinati, tecnica mediante la quale ognuno può diventare reliquia di se stesso.
«I capelli di Beethoven contenevano una quantità spropositata di piombo.»