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“verso traiettorie…” - alla casa della musica, concerto inaugurale del pianista emanule torquati mercoledì 13 maggio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Sala dei Concerti della Casa della Musica, mercoledì 13 maggio, ore 20.30

Emanuele Torquati, pianoforte

programma

Alexander von Zemlinsky (1871-1942)

Albumblatt - Erinnerungen aus Wien (1895)

Vier Balladen (1892-1893)

Beat Furrer (1954)

Voicelessness. The snow has no voice (1986)

Johannes Brahms (1833-1897)

da Balladen, op. 10 (1854), Ballade n. 1; Ballade n. 4

Arnold Schönberg (1874-1951)

Sechs kleine Klavierstücke, op. 19 (1911)

Alexander von Zemlinsky

Fantasien über Gedichte von Richard Dehmel, op. 9 (1898)

Il recital pianistico di Emanuele Torquati con cui si apre la quinta edizione di Verso Traiettorie…, rassegna di Musica Classica, Moderna e Contemporanea organizzata da Fondazione Prometeo in collaborazione con Istituzione Casa della Musica, si basa su un programma singolare tutto giocato su raffinatezze e parentele espressive nell'arco di poco più di centotrent'anni di musica mitteleuropea.

Protagonista è senz'altro il compositore viennese Alexander von Zemlinsky (1871-1942), una delle maggiori personalità a cavallo fra il mondo espressivo brahmsiano e gli orizzonti mahleriani: Torquati, che di Zemlinsky ha anche registrato l'integrale pianistica, eseguirà l'Albumblatt - Erinnerungen aus Wien (Pagina d'album. Ricordi di Vienna) del 1895, le Quattro Ballate del 1892-93 e le Fantasie su poesie di Richard Dehmel (1898), tutte pagine giovanili che mostrano quel gusto per le atmosfere nordiche e l'ispirazione dal mondo della poesia che già appartiene pienamente alla sfera brahmsiana ma che si proietta alle nuove sperimentazioni novecentesche.

Non a caso al centro della serata Torquati eseguirà la prima e la quarta ballata op.10 (1854) di Brahms, che di atmosfere di lontananza e di nostalgie devastanti fanno esperienza attraverso sottili differenziazioni di timbri, tratti sfuggenti di passioni, e i sei pezzi op. 19 del 1911 di Arnold Schönberg, che aprirono il percorso del maestro viennese al serialismo. Peraltro Zemlinsky fu maestro di Schönberg, lui che non ha mai declinato verso i linguaggi d'avanguardia: questo programma punta del resto non a stabilire una parentela fra maestro a allievo, semmai una frattura, il punto di fuga del giovane ormai saturo di un certo linguaggio ma in grado di controllare pienamente la sintassi armonica appresa attraverso il magistero del suo maestro tardoromantico.

Emanuele Torquati, trentasette anni, milanese, è uno dei più attivi pianisti italiani in ambito contemporaneo, sia come solista sia in duo, e l'aggancio con il secondo Novecento avviene in questo recital con un pezzo del 1986 del compositore austro-svizzero Beat Furrer, Voicelessness. The snow has no voice, nel quale le esigenze di frantumazione, dissolvenza, evocazione, studio del suono nel suo confine con il silenzio si colorano di fantasmi esistenziali che lo avvicinano al mondo dei non meno inquieti Brahms e Zemlinsky.

I biglietti (intero: euro 10, ridotto: euro 5) saranno messi in vendita il giorno stesso del concerto presso la reception della Casa della Musica a partire dalle ore 19:30.

Per informazioni:

Fondazione Prometeo

tel. 0521 708899 - cell. 348 1410292 - www.fondazioneprometeo.org.

È possibile prenotare telefonicamente ai recapiti della Fondazione Prometeo

Casa della Musica

P.le San Francesco, 1 - Parma

tel. 0521 031170 - www.lacasadellamusica.it.

Immagine della rassegna Verso Traiettorie... 2015

Alberto Gianquinto

Il pianoforte, 1971

Olio su tela, cm 140 x 90

Collezione privata

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