25 gennaio: Il cielo degli orsi, il Teatro Gioco Vita mette in scena l’opera di Voerren e Erbruch
Come si diventa padri? E come si supera il dolore per una perdita? Dolf Voerren e Wolf Erbruch, maestri della letteratura per ragazzi, sanno affrontare in modo fine e leggero le grandi domande della vita, che ora il Teatro Gioco Vita traduce teatralmente nel linguaggio delicato e poetico delle ombre. E’ quanto accade nello spettacolo «Il cielo degli orsi», diretto da Fabrizio Montecchi, che va in scena domenica 25 gennaio alle 16.30 al Teatro al Parco nell’ambito della rassegna del Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti«Weekend al Parco – Proposte di teatro per adulti e bambini» (biglietti 9/7/6 € in vendita alle librerie Feltrinelli di Via Farini e del Barilla Center e online sul sito www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole, info tel. 0521 989430).
«Il cielo degli orsi», rivolto ai bambini dai 3 anni, si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che, svegliatosi da un lungo letargo e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca.
Per entrambi i protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte. Ma si accorgono, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso della prima storia la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri: insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo.
“Il cielo degli orsi” affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita.
Lo spettacolo è interpretato da Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone, le sagome sono di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch), le coreografie di Valerio Longo, le musiche di Alessandro Nidi, i costumi di Tania Fedeli, le luci di Anna Adorno, realizzazione scene di Sergio Bernasani.