6 marzo, al Teatro al Parco "La semplicità ingannata", il femminismo 500 anni fa
La semplicità ingannata, il femminismo 500 anni fa
Il 6 marzo lo spettacolo diretto e interpretato da Martà Cuscunà racconta con parole e marionette una storia di emancipazione femminile nell’Italia del 1500, che vide il monastero delle Clarisse di Udine trasformarsi in uno spazio di contestazione e di libertà di pensiero. La regista incontra il pubblico. Parte la promozione speciale «Marzo mese del teatro»
Una storia di emancipazione femminile sbocciata e subito repressa nell’Italia controriformista di cinquecento anni fa. Marta Cuscunà, giovane autrice e attrice di rango, l’ha scoperta e la porta in scena nella rassegna del Teatro delle Briciole «Serata al Parco – Proposte di teatro contemporaneo», sorta di anticipo teatrale della Festa della Donna, (6 marzo ore 21, biglietti in vendita alle Librerie Feltrinelli di Via Farini e del Barilla Center, online sul sito www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole, info 0521 989430). Dopo lo spettacolo l’artista incontra il pubblico, conduce Roberta Gandolfi, docente di storia del teatro contemporaneo all’Università di Parma. Coprodotto da Centrale Fies e Operaestate Festival Veneto, scritto e interpretato dalla Cuscunà, «La semplicità ingannata», questo il titolo dello spettacolo, è una «satira per attrice e pupazze sul lusso d’esser donne», seconda tappa del progetto «Resistenze femminili in Italia», di cui il pubblico parmigiano aveva molto apprezzato qualche anno fa il primo capitolo, «E’ bello vivere liberi!», racconto della Liberazione dal nazifascismo vista con gli occhi di una staffetta partigiana. Ora la voglia di indagare e rivelare le radici nascoste del movimento femminista in Italia ha spinto la Cuscunà molto indietro nel tempo, nella Udine del Cinquecento al tempo della monacazione forzata. Qui, nel Monastero di Santa Chiara, racconta l’artista, «le monache trasformarono il convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile con un fervore culturale impensabile per l'universo femminile dell'epoca. Ovviamente l'Inquisizione cercò con forza di ristabilire un ferreo controllo sul convento e su quella comunità di monache, ma le Clarisse riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e creando, dentro il Santa Chiara, un'alternativa sorprendente per una società in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico, economico e sociale della vita». Lo spettacolo torna indietro nel tempo per rimettere però al centro la questione femminile con un occhio al presente, per rispondere al «tentativo di ridare slancio a una rivoluzione – continua Cuscunà - di cui non sentiamo più il bisogno, e forse non per un caso fortuito, ma per una precisa strategia che, anche se con modalità apparentemente diverse, ci schiaccia ancora sotto lo strapotere maschile».
«La semplicità ingannata» inaugura «Marzo mese del teatro», una promozione speciale che riguarda gli spettacoli di marzo della rassegna di teatro contemporaneo «Serata al Parco». Il pubblico potrà acquistare un nuovo carnet che dà diritto di assistere ai quattro spettacoli del mese al prezzo scontato di 32 €, invece di 56 €.