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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Interrare gli elettrodotti in Emilia-Romagna: ecco la proposta del consigliere Pruccoli

A chiederlo Giorgio Pruccoli (PD) primo firmatario di una risoluzione che come obiettivo pone proprio la ricollocazione in altra sede dei cavi dell'alta tensione

Interrare o spostare gli elettrodotti che attraversano i Comuni dell'Emilia-Romagna, per salvaguardare la salute dei cittadini e dei terreni. A chiederlo Giorgio Pruccoli (PD) primo firmatario di una risoluzione che come obiettivo pone proprio la ricollocazione in altra sede dei cavi dell'alta tensione. Il tutto partendo da una premessa: “Sul territorio regionale sono numerose le infrastrutture utili alla distribuzione dell’energia elettrica ad alta tensione. - spiega il già Sindaco di Verucchio - Il caso che coinvolge il riminese riguarda l’elettrodotto Forlì-Fano (Santarcangelo di Romagna, Rimini, Coriano, Misano e San Giovanni in Marignano): un tracciato che attraversa terreni agricoli ed insediamenti civili a pochi metri dalle abitazioni”.

Situazione che potrebbe portare a conseguenze: “Nelle aree interessate sovente i residenti lamentano problemi di salute (malori quali emicrania, insonnia, capogiri ed anche forme tumorali) e, in diverse occasioni, singoli o riuniti in comitato, hanno manifestato le loro istanze, anche ricorrendo alla giustizia. Nel caso dell’elettrodotto di Forlì-Fano nel 2008 una sentenza della sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato la sussistenza di un preciso e provato nesso eziologico tra le lesioni alla salute dei ricorrenti e l’esposizione alle immissioni dei campi magnetici originati dall’elettrodotto in questione. Già nel 2010 tutti gli enti locali interessati adottarono all’unanimità un medesimo ordine del giorno allo scopo di sollecitare Enel e Terna all’interramento dei cavi dell’alta tensione. E’ notizia di pochi giorni fa che l’udienza civile per il risarcimento dei danni ai residenti, ed il ripristino della situazione precedente all’attivazione dell’elettrodotto è stata fissata al 24 febbraio prossimo. Il giudice ha ammesso l’integrazione della perizia del Consulente tecnico d’ufficio, giudicata insufficiente, con quella di un Consulente tecnico di parte. Terna si è detta contraria all’interramento sostenendo che attualmente le emissioni non sono superiori alla soglia di attenzione di 10 micro Tesla, che secondo la normativa è una misura cautelativa adeguata per la salute dei cittadini. Recentemente sono stati richiesti ai Comuni attraversati dall’elettrodotto Forlì Fano una serie di dati al fine di avviare una indagine epidemiologica che possa far emergere il tasso di incidenza di patologie cancerogene e/o di altra natura nel corridoio attraversato dal tracciato elettrico”.

Il Consigliere riminese poi riflette sulle possibili soluzioni. “Le società gestrici della rete di distribuzione dell’energia elettrica hanno più volte dato disponibilità, in entrambi i casi citati, a valutare modifiche ai tragitti o alla possibilità di poter apportare accorgimenti adeguati al fine di abbassare l'invasività dell'infrastruttura, anche se non dispongono dei fondi necessari. Pertanto tutte le modifiche sull'attuale rete sarebbero a carico dei Comuni o dei privati interessati. Nonostante l’interessamento costante degli enti locali ancora oggi la situazione è immutata ed i cittadini lamentano continui disagi”. Quindi Pruccoli ed i firmatari del documento invitano la Giunta “ad agire presso le società interessate, con il coinvolgimento di ARPA e delle ASL territorialmente competenti, al fine di promuovere un confronto finalizzato a trovare possibili soluzioni ai problemi rappresentati dalle comunità locali interessate“.

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