Glifosato, Coldiretti: 'Stop anche sui prodotti importati'
In una situazione di forti importazioni low cost è necessario che l'eventuale divieto riguardi coerentemente anche l'ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri con residui di glifosato. E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna
In una situazione di forti importazioni low cost è necessario che l'eventuale divieto riguardi coerentemente anche l'ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri con residui di glifosato. E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Muro Tonello, nel commentare l’orientamento contrario del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e quello della Salute Beatrice Lorenzin alla riconferma dell'uso della sostanza attiva Glyphosate in ambito europeo, nonostante i pareri scientifici discordanti.
L’agricoltura italiana – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è la più green d’Europa con 281 prodotti a denominazione di origine (Dop/Igp), (in Emilia Romagna questi prodotti sono 43), con il divieto all’utilizzo degli Ogm e il maggior numero di aziende biologiche, ma è anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,4%), quota inferiore di quasi 4 volte rispetto alla media europea (1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari (7,5%). Ma l’Italia – conclude Coldiretti Emilia Romagna – è anche il Paese con le regole produttive più rigorose nelle caratteristiche dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la polvere di latte nei formaggi fino al divieto di aggiungere zucchero nel vino.