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Riserva Mab PoGrande Unesco: la parola passa ai territori per i focus sulle proposte

Presentato il ciclo di incontri dei prossimi giorni dei Laboratori Territoriali che contribuiranno al Piano d’Azione della Riserva. Protagonisti saranno associazioni, fondazioni, aziende, soggetti privati e tante altre realtà. Il plauso e sostegno degli Assessori regionali delle Regioni Emilia-Romagna e Veneto, Lori e Corazzari

Si è svolto online e in diretta streaming sui canali social, l’evento di apertura per la presentazione dei Laboratori Territoriali della Riserva Mab PoGrande UNESCO che consentiranno a tutti quei soggetti che ancora non hanno fornito il loro contributo di poter integrare proposte concrete per completare il Piano di Azione. Nutrita la partecipazione da parte delle aree coinvolte (85 comuni) con gli Assessori regionali di Veneto ed Emilia-Romagna in testa a benedire e sostenere l’iniziativa che coinvolge 85 comuni delle province di Lodi, Piacenza, Pavia, Cremona, Parma, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo,

Il webinar è stato aperto dal Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli che ha indicato l’obiettivo dei prossimi appuntamenti. “I tavoli sui quali ci metteremo presto al lavoro – ha spiegato – ci consentiranno di dare concretezza alle idee che provengono dal territorio: un momento di dialogo e confronto che ci permette di proseguire sul percorso che abbiamo iniziato a tracciare e di confrontarci su temi importanti con chi, questo territorio, lo vive quotidianamente” A seguire, Ludovica Ramella e Laura Mosca (Segreteria Operativa della Riserva di Biosfera Mab UNESCO “Po Grande”) hanno riassunto le tappe che hanno contraddistinto il cammino della Riserva e presentato i prossimi tre laboratori territoriali: “Prodotti, filiere e servizi” (23 marzo), “Infrastrutture blu/verdi e servizi ecosistemici” (24 marzo) e “Musei, biblioteche e patrimonio culturale diffuso, percorsi dedicati per scuole e giovani” (26 marzo).


Nel corso del dibattito sono poi intervenuti i referenti dei quattro tavoli tematici, che hanno presentato le finalità di ogni ambito come contributo esperto che potrà guidare la discussione nei Laboratori: il presidente dell’associazione “Amici di Po Grande” Francesco Puma per i tavoli 1 e 3 (“Capitale naturale, biodiversità, obiettivi Unesco 2030 di sostenibilità, economia circolare” e “Promozione di eventi e di iniziative di partecipazione e coinvolgimento, bandi e progetti europei, nazionali e regionali”, l’assessore del Comune di Guastalla Ivano Pavesi per il tavolo 2 (“Paesaggio, pioppicoltura, agroalimentare e percorsi enogastronomici, accoglienza, ospitalità e turismo, circuiti museali e tutela identità territoriali e culturali”) e Fernanda Moroni dell’Autorità di Bacino per il tavolo 4 (“Magre e piene, sicurezza idraulica, tutela e gestione delle acque, cambiamenti climatici, riassetto morfologico del fiume, polizia fluviale”). Infine, è intervenuta la professoressa Anna Occhipinti dell’Università di Pavia, coordinatrice del Comitato Tecnico Scientifico che riunisce ricercatori e professori provenienti dalle Università e centri di ricerca dislocati all’interno di Po Grande, che ha presentato attività e finalità il ruolo del Cts stesso.

Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli. “Identità, navigazione, appartenenza, cultura, giovani. Aspetti fondamentali che potranno essere rinforzati e valorizzati grazie all’attività che stiamo portando avanti già dai prossimi mesi”.

Significativi gli interventi dei due Assessori regionali che hanno presenziato. Per Barbara Lori (Assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale, pari opportunità) della Regione Emilia-Romagna “quello del Mab non è un riconoscimento che rimane solo sulla carta ma consente di mettere in campo progetti di salvaguardia e valorizzazione, nonché di stringere importanti sinergie e costruire progetti concreti”. “Le tematiche sottese alla realizzazione del Mab – ha aggiunto Cristiano Corazzari, Assessore a territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca per la Regione Veneto – sono molto attuali e costituiscono una sfida per il futuro. Quella che viene proposta è una nuova filosofia in ottica di sviluppo sostenibile che, con una positiva apertura verso le realtà locali, rappresenta un vero e proprio cambio di passo”.

Il ciclo degli appuntamenti si concluderà il 16 aprile con la plenaria conclusiva, che raccoglierà gli esiti dei tre Laboratori Territoriali. Le informazioni per partecipare sono disponibili sul sito ww.pogrande.it e sulla pagina Facebook.

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