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poker di faccini al chiavari - leivi

Il portacolori di Collecchio Corse firma il quarto successo, in altrettante apparizioni nell'atipico slalom ligure, rinnovando un connubio che rimane vincente.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

2013, 2015, 2016 ed ora anche il successo targato 2022, quello ottenuto lo scorso fine settimana, vanno a confermare un matrimonio felice tra Valerio Faccini e lo Slalom Chiavari - Leivi, arricchendo ulteriormente la bacheca di Collecchio Corse. Tante erano le incognite alla vigilia per il portacolori della scuderia con base a Felino, al rientro dopo una sosta di quasi un anno ma sempre molto competitivo tra le porte dell'evento ligure. Al volante della sua consueta Peugeot 106 Rallye, in versione gruppo N, il pilota di Collecchio partiva con il piede giusto già dalla prima manche della Domenica, infliggendo un pesante distacco all'unica rivale tra le millequattro del produzione, incappata in un paio di penalità. Buono anche l'avvio nella provvisoria del gruppo N, ottavo parziale, e nella generale, quarantunesimo mettendo in riga vetture nettamente superiori, in cavalleria, alla francesina. “Settantadue auto iscritte e settanta al via” – racconta Faccini – “per quello che è stato il record di partecipazioni a questo slalom. Avevo un sacco di ruggine da togliere ed infatti, dopo la manche di ricognizione, ero letteralmente frastornato dalla macchina. Mi sembrava di non riuscire a guidarla e nelle porte ero lento ed impacciato. Nonostante questo la mia unica avversaria in classe era già lontana oltre dieci secondi. A quel punto ho iniziato a guardare più in alto, al gruppo ed all'assoluta. Nella prima manche di gara ho fatto tesoro delle sensazioni negative avute durante la ricognizione ed ho iniziato a ritrovare la fiducia in tutto il pacchetto.” Faccini rinnovava il proprio feeling con il tracciato anche nella seconda tornata, nuovamente quarantunesimo assoluto ma in grado di salire un ulteriore gradino nel gruppo N, settimo sotto la bandiera a scacchi, mentre nella classe l'unica antagonista alzava bandiera bianca. Il terzo ed ultimo passaggio viveva su una nuova progressione di Faccini, bravo a firmare la trentatreesima casella nella generale e nuovamente la settima nel produzione, archiviando il suo ritorno al volante con un buon quarantacinquesimo nella classifica finale assoluta, nono nella generale di gruppo N e vincitore in una N1400 mai messa in discussione. “Sono pienamente soddisfatto del mio risultato” – aggiunge Faccini – “visto che la mia 106 era una delle meno potenti e più vicine alle vetture di serie di tutte quelle presenti in gara. Nella classe non c'è stata mai battaglia perchè la mia avversaria, ritiratasi nella seconda manche per un problema fisico, risultava già staccata di sedici secondi nella prima. Una gara molto strana, si corre in centro abitato e non su una strada di montagna. Come ho detto prima del via questo percorso non mi è mai piaciuto particolarmente ma tornerò sicuramente perchè l'organizzazione merita, senza trascurare il fatto che tutte le volte che ho corso qui sono sempre tornato a casa con la vittoria. Credo sia uno dei pochi slalom, forse l'unico, dove esiste una strada secondaria che, dopo il traguardo, ti riporta al paddock. A livello logistico questo è semplicemente fantastico. Grazie a Gianni Assirati, ha lavorato duramente per ripristinare la mia 106 dopo una lunga sosta. Senza il suo aiuto non avrei potuto correre questa Domenica.”

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