Ablondi (Prc): "Si allarga ogni giorno la situazione debitoria del Comune"
Il consigliere comunale del Prc: "A pochi giorni dall'apertura delle scuole ancora non sono stati ultimati i lavori di ampliamento e ristrutturazione del nido “Acquerello” di stradello San Girolamo"
Si approssima velocemente la data di apertura del nuovo anno per le scuole dell’infanzia e ancora non sono stati ultimati i lavori di ampliamento e ristrutturazione del nido “Acquerello” di stradello San Girolamo. Con l’ avvicinarsi dell’inizio del nuovo anno di attività del nido crescono le preoccupazioni dei genitori dei piccoli che dovrebbero essere ospitati nel nido. Si fa ogni giorno più problematica la certezza di apertura della struttura. Non solo per il fatto che non sono stati ancora ultimati i lavori in corso ma anche e soprattutto in ragione delle inadempienze del Comune nei pagamenti delle fatture emesse dall’Impresa esecutrice dei lavori che vanta un credito di lunga data di oltre 1.300.000,00 di euro. Parte del credito – circa 570.000,00 euro - stante lo stato di insolvenza del Comune è stato ceduto dall’Impresa ad un Istituto di credito. Per la rimanente somma di oltre 700.000,00 euro non essendo stata possibile la cessione di credito proposta dal Comune in quanto nessun Istituto bancario si sarebbe reso disponibile, almeno fino al 10 agosto, dovrà essere corrisposta direttamente dal Comune, entro il 31 agosto c.a., pena la sospensione dei lavori a far tempo dal 1° settembre p.v.. La Ditta inoltre si riserva la facoltà di risolvere il contratto in danno per il Comune e di esperire ogni altra più utile azione. La vicenda costituisce ulteriore pagina negativa nel mare dei debiti in cui naviga il Comune trascinato da una “allegra” amministrazione. E’ del tutto evidente che nonostante le gravi problematiche aperte è assolutamente indispensabile trovare adeguata risposta alle attese dei bambini che dovrebbero essere accolti nel nido e delle loro famiglie. Prenda atto la Giunta che non voler riconoscere la reale entità debitoria che affligge il Comune e le sue Società partecipate non consente ulteriori “galleggiamenti” e impone il dovere della verità verso la Città. Occorre altresì che questa maggioranza che ormai ha deluso anche la attese di tanti suoi elettori e offuscato l’immagine di Parma nel paese prenda atto del proprio fallimento e tragga le dovute, seppure tardive, conseguenti decisioni. Quella sorta di “accanimento terapeutico” che la Giunta e la sua maggioranza si ostinano a propinare alla Città altro non produce che ulteriori danni .