Pizzarotti: "Qui un laboratorio vincente, un modello per il centrosinistra"
Il sindaco uscente: "Si tratta di exit poll e quindi serve sempre prudenza ma la forbice tra Guerra e il candidato di centrodestra Vignali è così ampia che possiamo dire che siamo decisamente avanti"
Dieci anni da sindaco, il primo nella storia dei 5 Stelle, poi la rottura con il Movimento, la riconferma a primo cittadino con la sua 'Effetto Parma' e oggi la soddisfazione di veder premiata una candidatura, quella del suo assessore Michele Guerra, fortemente voluta e costruita con i dem. "Si tratta di exit poll e quindi serve sempre prudenza ma la forbice tra Guerra e il candidato di centrodestra Vignali è così ampia che possiamo dire che siamo decisamente avanti".
Federico Pizzarotti parla così all'Adnkronos del voto a Parma e guarda già al ballottaggio: "Ora comincia un'altra campagna elettorale e i temi saranno ancora più importanti, quindi si lavorerà molto sulla persona ma anche su quello che è stato in questi anni". Dicono che Guerra sia il suo 'delfino'. Insomma, l'era Pizzarotti non si è ancora chiusa? "Per carità, c'è soddisfazione ma ora la situazione è molto diversa, c'è una coalizione diversa che articolerà anche in modo diverso l'amministrazione. Noi ci siamo e ci saremo, ma inizia una nuova stagione per Parma e anche per me".
Lei non si è ricandidato al comune, nel suo futuro ci sono le politiche del 2023? "Come ho sempre detto, il mio obiettivo è quello di continuare a vincere qui. Siamo usciti da un passato di debiti e soldi spesi male, quel passato non deve tornare e dobbiamo partire da questo per guardare al futuro". Nel suo futuro c'è magari una candidatura nel collegio di Parma con il Pd? "E' del tutto prematuro. Non ci sono accordi di sorta. Ma, come ha detto anche Enrico Letta quando è venuto qui, Parma può e deve continuare ad essere il laboratorio di un centrosinistra allargato che risulti vincente".