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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Canova dopo l'esclusione dalle elezioni: "Il mio percorso politico non finisce qui"

Anche il Consiglio di Stato rigetta il ricorso. "Lascio una posizione programmatica e adeguata alla città"

"L’esito del Consiglio di Stato che confermerebbe la nostra esclusione dalla competizione elettorale fa emergere comunque la natura formale e non sostanziale delle motivazioni". Comincia così la nota stampa diffusa da Michela Canova, candidata a sindaco con la lista Parma democratica, ricusata per un errore nella rpesentazione dei documenti. Canova aveva annunciato il ricorso prima al Tar, rigettato, poi al Consiglio di Stato. Ma niente da fare: non correra per la poltrona di primo cittadino il 12 giugno. 

"Un contesto legislativo e normativo elettorale fermo ad inizio Novecento, ben lontano dai procedimenti che la stessa pubblica amministrazione utilizza ormai nel mondo della contrattualistica, degli appalti e di altre ben più importanti situazioni di garanzia degli atti - spiega la Canova nella nota -. Una condizione congeniale ai partiti strutturati e che scoraggia la partecipazione democratica di movimenti e candidati civici. Rimane certamente, di questa breve ma intensa e gratificante esperienza, il lascito di una posizione programmatica chiara, realistica adeguata ai veri bisogni della città che la mia candidatura proponeva. Oggi vediamo ancora molti programmi dei candidati caratterizzarsi per una certa ambiguità delle posizioni o peggio attraverso progetti mirabolanti, promesse ingannevoli che hanno già segnato la stagione dei grandi errori e dei grandi sprechi in particolare nel secondo quinquennio della città-cantiere ubaldiana. Il mio richiamo è allora quello di coniugare una visione avanzata di città – attraverso la prospettiva ambientale, di sviluppo della Food Valley, di una reale organizzazione del welfare – con il realismo di un impiego oculato e soprattutto distribuito delle risorse, che la mancata cura della città richiederà nei prossimi cinque anni. Questa mia posizione politica, e l’ho riscontrato sul campo, mi è valsa l’attenzione di un elettorato non condizionato dal pregiudizio ideologico, raccogliendo quindi un consenso autenticamente trasversale. Ciò è dipeso anche dalla mia assoluta autonomia, a differenza di altri che dietro l’apparenza di una nuova giovanile proposta hanno il supporto di vecchie e consumate stagioni del civismo, a cui si aggiungono nuovi partiti e non solo in sottotraccia.

Raccomando quindi ai miei elettori di riscontrare l’autenticità e la capacità di autonomia dei candidati oltre che la fattibilità della loro proposta programmatica. In ogni caso il mio percorso politico, insieme agli amici e sostenitori di Parma Democratica che ringrazio per tutto il contributo e gli sforzi compiuti, non si esaurisce certamente qui, e mi vedrà ben presente sui temi futuri della città alla quale continuerò a dedicare attenzione e amore"

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