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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Carlo Frateschi attacca Ciclosi: "Il disastro del Comune non esiste"

Anche l'ex direttore generale del Comune di Parma se la prende con la relazione sulla gestione dell'ex commissario e con le sue parole sull'etica: "Affermazioni non opportune per un uomo dello Stato"

Tutti contro la relazione finale della gestione commissariale di Mario Ciclosi. Carlo Frateschi, ex direttore generale del Comune di Parma la critica apertamente. In una lettera si dice stupito delle parole usate dall'ex commissario, dei suoi giudizi sulla gestione della passata amministrazione. Ciclosi aveva parlato di "degenerazione etica" e di "un sistema che ha perso ogni razionalità". Frateschi dice: "La pubblicazione della relazione senza chiarimenti rappresenta un autogol" e "Il disastro non esiste".

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LA LETTERA DI CARLO FRATESCHI

Ho letto la relazione di "commiato" del dott. Ciclosi e come tanti sono rimasto stupito non tanto dal merito, che penso non sia degno di commento da parte di chiunque se ne intenda di formalità, rigore, equilibrio e correttezza degli atti amministrativi di una pubblica amministrazione, quanto per la pervicacia del tutto gratuita, di cui trasuda la relazione, di compilare un atto denso di così tante affermazioni negative ed apodittiche sull'operato e gli esiti della precedente amministrazione, da indurre la convinzione che abbia voluto creare del "procurato allarme" nella popolazione. Stupisce altresì come di contro il neo Sindaco Pizzarotti gli abbia dato una lezione di saggezza affermando:" occorre partire dall'analisi dei dati contabili, così come si evincono dalla relazione e fornire le possibili soluzioni che sarà nostra cura rendere note alla città al più presto".

Sono convinto che questa è una delle rare volte in cui l'operazione trasparenza, in base alla quale è stata pubblicata questa relazione, abbia arrecato più danni che benefici. La relazione doveva infatti essere accompagnata almeno da una nota di chiarimento, per i non addetti ai lavori e soprattutto per i cittadini ( che giustamente si preoccupano delle esternazioni soprattutto se fatte da presunte persone autorevoli), che distinguesse  gli atti che impegnano, perché veri e formalmente validi , il Comune verso i cittadini e  soprattutto verso i terzi prestatori di prestazioni, dagli atti di pura esternazione personale, privi  di qualsiasi tipo di responsabilità. Credo quindi  che la pubblicazione della relazione, senza chiarimenti,  rappresenti un autogol che arreca un grave danno all'immagine professionale del dott. Ciclosi e finisce per non far capire ai cittadini come conciliare il bilancio consuntivo del 2011 ed il bilancio preventivo 2012-2013-2014 del Comune di Parma con la relazione di "commiato" del dott. Ciclosi, che ne è l'antitesi. In realtà l'inconciliabilità di questi tre documenti ha delle conseguenze negative sul piano etico e professionale per il dott. Ciclosi poiché  delle due una. O ha dichiarato il falso in bilancio o è reo di "procurato allarme".

Appare comunque fin troppo evidente che  l'ex  Commissario Ciclosi, dovendo lasciare il comune di Parma in una situazione ben peggiore di quella che aveva preso in carico, ha redatto  un "documento denuncia" che cerca, maldestramente di porre a carico di chi lo ha preceduto la somma di tutto ciò che di negativo è stato fatto dal 2008 fino al suo "commiato". In realtà, dal confronto degli unici due atti che hanno valore civilistico e sono impegnativi per il Comune (il bilancio consuntivo 2011 ed il bilancio preventivo2012-2013-2014) con la relazione di "commiato", si evince che le due azioni fondamentali messe in atto dall'ex Commissario, ovvero lo smantellamento della macchina comunale ed il blocco degli impegni nei confronti dei prestatori di prestazioni e/o creditori, hanno creato un combinato disposto di incapacità di affrontare le problematiche emergenti ed una crescita irresponsabile di esposizione debitoria per effetto dei danni procurati alle imprese ed ai creditori.

Il dott. Ciclosi ha poi voluto ben mischiare i numeri dell'indebitamento accertato con quelli frutto di una sua valutazione personale, ha taciuto su come ha gestito in modo inconcludente i rapporti con le imprese (una per tutte la Bonatti impegnata nella Stu Stazione) ed  infine ha condito il tutto con una serie di affermazioni sull'etica e sulla politica certamente né dovute né opportune per un "uomo dello Stato". Bisogna che cessi questa rincorsa ad accusare gli altri delle responsabilità di un disastro che non esiste ed al quale neppure l'elettorato ha creduto. Infatti, nonostante il martellamento mediatico dei vari partiti sulla presunta situazione di dissesto del Comune, i cittadini si sono espressi contro gli spargitori di veleni, i demonizzatori, i sacri detentori della verità ed hanno dato il loro voto al movimento cinque stelle. E' stato un voto contro di loro, contro i presunti salvatori della patria ed a favore di coloro che, al di là dei giochi di potere e delle false verità costruite da chi voleva riconquistare, all'interno degli schieramenti politici, i posti di potere persi quattordici anni prima , sono pronti a rimboccarsi le maniche ed ad affrontare la gestione della cosa pubblica andando dritti su un nuovo cammino politico e senza creare conflitti e riaccendere polemiche con chi purtroppo fa il politico di mestiere o peggio, come nel caso del dott. Ciclosi, ha forse accarezzato l'idea  di farlo.

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