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Comunali: si rischia la proliferazione dei candidati nella corsa a sindaco

Sono già sei le candidature e altre se ne aggiungeranno nei prossimi giorni: i parmigiani rischiano di avere una scheda con molti nomi

Le elezioni comunali che determineranno il nuovo sindaco e la nuova giunta che guiderà Parma nei prossimi cinque anni si avvicinanano sempre di più ma le acque, nel centrodestra e nel centrosinistra, sono agitate ed il rischio di proliferazione di candidati e candidate sindaco è dietro l'angolo. Gli eventi degli ultimi giorni, infatti, fanno intuire che si potrebbe andare in quella direzione: gli elettori parmigiani potrebbero trovarsi, sulla scheda, molti nomi tra cui scegliere. 

In principio il centro sinistra avrebbe dovuto esprimere un solo candidato, poi il nodo delle primarie e la spaccatura all'interno della coalizione e dello stesso Partito Democratico, l'ufficializzazione da parte di Effetto Parma del sostegno all'assessore Michele Guerra - che ieri ha incassato il sostegno del sindaco Federico Pizzarotti che l'ha incoronato come suo possibile successore alla guida della città, la discesa in campo dell'ex sindaca di Colorno Michela Canova, in polemica proprio sul nodo primarie. La stessa Canova potrebbe essere il riferimento di tutta la sinistra alternativa alla coalizione Effetto Parma-Pd ma i nodi non sono stati ancora sciolti. Quella di Dario Costi, già candidato alle primarie del Pd nel 2017, è una candidatura da tenere in considerazione per quanto riguarda l'area di centrosinistra allargato. Diversa la posizione del segretario Michele Vanolli, che deciderà probabilmente si sostenere l'ex assessore.

Oltre a Michele Guerra, Michela Canova e Dario Costi, ci potrebberro essere ulteriori candidature. Resta da sciogliere il nodo all'interno del Partito Democratico: non è così semplice pensare che la minoranza del partito possa sostenere Guerra. Era stata proprio Caterina Bonetti a sostenere che non avrebbe appoggiato un ex assessore della giunta Pizzarotti, poichè troppo in continuità con le politiche della vecchia amministrazione. Nell'area della sinistra alternativa, che comprende varie associazioni ambientaliste, la consigliera Roberti, il Partito Comunista Italiano, Potere al Popolo. 

Nel centro destra, mentre Pietro Vignali non ha ancora sciolto le riserve per la candidatura (ma lo farà probabilmente a breve) Filippo Mordacci, che ha scelto di scendere in campo come candidato civico, ha ottenuto il pieno sostegno della Lega che poi si è rimangiata la parola: il senatore Ostellari, infatti, ha preso posizione sostenendo che "non ci sono veti su altri nomi". A breve uno di questi nomi potrebbe essere ufficializzato. Sempre nel campo del civismo di centro destra anche Gianpaolo Lavagetto, ex assessore ai Servizi educativi della seconda giunta Ubaldi ha deciso ufficialmente di scendere in campo per la corsa a sindaco. 

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