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Servizi educativi, una società del Comune assumerà 54 docenti precari

L'amministrazione risponde ai sindacati e all'opposizione: "La soluzione attraverso una società a partecipazione pubblica è l'unica per ricolvere il precariato e garantire il potenziamento del personale nel welfare

Di fronte alla richiesta dei sindacati di stabilizzare 30 insegnanti fra asili nido e scuole materne, l'Amministrazione comunale ribadisce alle organizzazioni sindacali - come già affermato durante gli incontri della delegazione trattante - che verranno assunte 54 persone a tempo indeterminato, grazie alla creazione di una società a capitale interamente pubblico, totalmente controllata dal Comune. Gli insegnanti verranno assunti con un contratto di lavoro e un livello retributivo identico a quello dei dipendenti comunali, con stessi investimenti in formazione e coordinamento pedagogico, per garantire il costante miglioramento dei servizi e della qualità.

Il Comune ha scelto di investire in prima persona nei Servizi educativi attraverso l'unico strumento ormai concesso dai vincoli e dai tagli di spesa, creando una società di scopo a totale partecipazione pubblica, e ha deciso di continuare a crescere in questo settore mantenendo stabile il controllo diretto dei servizi stessi, già oggi al 65% dei posti offerti alle famiglie.
Dal punto di vista del risparmio sarebbe stato molto più economico appaltare tutto. Proprio la scelta che si è deciso di non fare per garantire crescita e qualità ai servizi alle famiglie. Cuore dello sviluppo della città.

La soluzione risulta l'unica percorribile per raggiungere tutti gli altri obiettivi già comunicati ai sindacati durante l'estate: 1) superare il precariato nei servizi educativi garantendo lo sviluppo dei servizi nel prossimo biennio; 2) garantire il potenziamento del personale nei servizi di welfare. Una soluzione che permette di coniugare economie di gestione per affrontare i tagli di trasferimenti statali, rispetto dei vincoli di personale dipendente dei comuni, superamento del precariato e valorizzazione delle professionalità che già operano da anni per i servizi comunali.

L'opposizione, attraverso il gruppo consiliare del Pd, aveva duramente criticato la prospettiva di una nuova società a partecipazione statale che metterebbe a rischio la stabilità del personale e la qualità dei Servizi

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