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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Corruzione, anche i civici 'salutano' il sindaco: Vignali ha le ore contate

Il coordinatore di Parma Civica Bigliardi: "Rimanere al proprio posto potrebbe pregiudicare il ritorno alla normalità politica ed istituzionale". Intanto si è dimesso il consigliere Ipp Francesco Arcuri

Nonostante ieri, durante la riunione di maggioranza, avesse ancora una volta tuonato "Andiamo avanti fino a quando abbiamo la maggioranza in consiglio", per Pietro Vignali le ore sembrano davvero contate come sindaco di Parma. il giorno dopo il blitz della Guardia di Finanza che ha portato all'arresto di Giovanni Paolo Bernini, assessore alla scuola, del suo segretario particolare Paolo Signorini, e di due imprenditori accusati di avere pagato mazzette in cambio di appalti o favori (ma l'inchiesta segue quella che il 24 giugno scorso aveva portato all'arresto di 11 persone) il primo cittadino ha perso anche l'ultimo vero sostegno che gli era rimasto.

Nel pomeriggio, con una nota stampa a sorpresa, il coordinatore provinciale del Pdl Luigi Giuseppe Villani ha infatti chiuso l'esperienza Vignali.
La nota di Villani è arrivata mentre si riunivano i capigruppo in Consiglio. C'era da stabilire l'odg della prossima assemblea, fissata per giovedì, ma la seduta salterà per volontà della della maggioranza. Il Consiglio resta sì in programma ma i consiglieri di Impegno per Parma e del Pdl hanno già detto che diserteranno la seduta per "motivi di incolumità personale", visto che è in programma una nuova manifestazione degli 'Indignati'. Pochi minuti più tardi la seconda stilettata del movimento Parma Civica, che già si era defilato a fine agosto ritirando tutti i propri assessori. "Pur essendo l'Amministrazione in carica legittimata a terminare il proprio mandato - ha scritto il coordinatore del movimento Claudio Bigliardi - nell'attuale frangente la scelta di rimanere al proprio posto potrebbe avere solo l'effetto di pregiudicare l'obiettivo di un ritorno alla normalità politica ed istituzionale".

Altra tegola le dimissioni, sempre nel pomeriggio, del consigliere di maggioranza Francesco Arcuri di Impegno per Parma: "(...)Purtroppo, oggi io reputo smarrite gran parte delle finalità di quel progetto; in primo luogo, per l’incapacità manifestata, da parte del Sindaco, di ascoltare la città e di farsi carico, responsabilmente, delle proprie scelte amministrative e di operare scelte dirigenziali di reale valore.
(...) Credo che, a questo punto, sia giunta l’ora di voltare pagina e aprire una nuova fase di governo della città di Parma".

Sul fronte giudiziario "ci potranno essere dei nuovi sviluppi, soprattutto per gli aspetti che concernono il contratto di collaborazione fatto ottenere dall'assessore a una sua conoscente e per le contravvenzioni stradali che lo stesso assessore ha tentato di far cancellare a tutto vantaggio di un suo parente, ha detto il procuratore Gerardo Laguardia. Stando al capo della procura parmigiana sarebbe possibile ipotizzare i reati di peculato e di abuso d'ufficio per due vicende 'marginali'.

Per il contratto di collaborazione alla conoscente, si tratta di una vicenda che rientra nella parte d'inchiesta relativa all'affidamento dell'appalto di ristorazione delle mense scolastiche alla Copra di Piacenza. Le contravvenzioni, invece, sono un capitolo tutto privato nell'indagine a carico dell'assessore alla Scuola. Stando all'ordinanza del gip Maria Cristina Sarli, Bernini avrebbe tentato, sempre tramite il suo segretario Signorini, di far cancellare le contravvenzioni staccate a suo suocero, non riuscendovi o comunque non in tutti i casi di cui si è saputo.

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