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«Invece di occuparsi di Parma, Pizzarotti pensa alle beghe di partito»

Attacco di Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd in Consiglio comunale: «Nell'anno che doveva essere dell'accelerazione prevale l'immobilismo»

«Invece di passare il tempo a scrivere lettere e comunicati per diatribe interne di partito, battibecando da solo ora con Di Maio ora con Grillo, Pizzarotti farebbe bene ad occuparsi di Parma». Lo afferma in una nota Nicola Dall'Olio, capogruppo del Pd in Consiglio comunale.

«Da mesi - si legge nella nota - l’amministrazione comunale, che già non brillava per attivismo e progettualità, appare immobile. La maggioranza, senza più un chiaro riferimento politico, fa sempre più fatica a garantire i numeri per il regolare svolgimento del Consiglio comunale. Tra giugno e luglio si sono tenuti solo due Consigli e il prossimo è in programma per metà settembre, nonostante vi siano numerose delibere in giacenza. La stessa Giunta non si capisce bene se ci sia o sia già in vacanza. Il 30 agosto scade un bando di finanziamento del governo per interventi di sicurezza e di riqualificazione urbana nelle periferie che mette a disposizione delle città capaluogo fino a 18 milioni di euro. Come gruppo PD abbiamo proposto di usarli per riqualificare l’area degli ex magazzini TEP in Viale della Villetta e trasferirvi la sede della polizia municipale. Non abbiamo avuto repliche e non abbiamo notizia che il Comune stia lavorando su altri progetti, ma speriamo di essere smentiti».

Prosegue l’esponente del Pd: «Piazzale della Pace, che doveva essere riqualificato, versa in uno stato indecente. Abbiamo tolto i cassonetti dalle strade e ci ritroviamo ora con una discarica di bancali e cianfrusaglie in pieno centro. Il prato è in condizioni pietose e gli unici bagni pubblici degni di questo nome nella zona sono stati chiusi. Sul fronte della mobilità, l’amministrazione, dopo mesi di annunci, ha adottato un provvedimento estemporaneo per chiudere il lungo Parma quando è da più di un anno che si aspetta l’approvazione del Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, ovvero il quadro di riferimento in cui tutti gli interventi di mobilità andrebbero inseriti».

«Per non farsi mancare niente, assieme al Lungoparma, è stata chiusa Via Romagnosi per un intervento costoso (1,6 milioni di euro)  di nessuna reale utilità ed urgenza. Mentre del ponte ciclopedonale della Navetta, già finanziato dalla Regione, non si sa più nulla, cancellato perfino dalla pioggia quotidiana di annunci. Lo stesso dicasi per il Polo socio-sanitario Lubiana San Lazzaro, una struttura fondamentale per il quartiere, promessa per il 2016 e per la quale fino a pochi giorni fa non era stato nemmeno concluso il rogito per l’acquisto dei terreni». 

«L’elenco potrebbe continuare - conclude -  Sono solo alcuni esempi che dimostrano l’immobilismo dell’amministrazione e la distanza siderale tra gli annunci, le promesse e i fatti. Pizzarotti aveva aperto il 2015 dicendo che era l’anno della svolta. Nel 2016, con la solita sicumera, aveva garantito che sarebbe stato l’anno dell’accelerazione. La realtà è che si è fermi più di prima. L’unica cosa che per fortuna sta davvero accelerando è la fine di questa inconcludente amministrazione».

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