Elezioni 2011: voto disgiunto, come funziona?
Nei comuni superiori a 15mila abitanti è ammesso il voto disgiunto. E' possibile cioè barrare il nome di un candidato a sindaco e il simbolo di una lista che sostiene un altro candidato a sindaco
Nei comuni superiori a 15mila abitanti è ammesso il voto disgiunto. E’ possibile cioè barrare il nome di un candidato a sindaco e il simbolo di una lista che sostiene un altro candidato a sindaco. Nei comuni inferiori a 15mila abitanti il voto disgiunto NON è ammesso: esercitarlo equivale a invalidare la scheda.
Il cosiddetto voto disgiunto è un'opzione prevista da varie leggi elettorali; in Italia è ammesso sia per le elezioni regionali, sia per le elezioni comunali nei Comuni superiori ai 15.000 abitanti. Non è ammesso nelle elezioni provinciali.
In base a tali leggi, ogni lista elettorale presenta un proprio candidato alla carica di sindaco. L'elettore può esprimere due voti sulla stessa scheda: uno per una lista (al quale può aggiungere un voto di preferenza), uno per un candidato sindaco.
Si ha voto disgiunto quando l'elettore vota per una lista e per un candidato sindaco diverso da quello che essa sostiene. Ad esempio, se la lista A presenta il candidato X e la lista B presenta il candidato Y, un elettore che vota sulla stessa scheda per la lista A e per il candidato Y esprime un voto disgiunto.
Nel caso delle elezioni comunali del 15 e 16 maggio 2011, solo a Salsomaggiore è ammesso il voto disgiunto.
I COMUNI DEL PARMENSE CHE VANNO ALLE URNE
Salsomaggiore: Maggiore di 15mila abitanti
Borgotaro, Busseto, Traversetolo, Fontanellato, San Secondo, Sala Baganza, Neviano: Inferiori a 15mila abitanti