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Elezioni Comunali 2012

Bassi (Parma che cambia): "La buona politica a porte aperte"

Nota del candidato consigliere per la lista sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Si è svolto questo pomeriggio l’incontro di presentazione della legge regionale, recentemente approvata, del Gruppo Sel – Verdi Emilia Romagna “Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Disposizioni sulla trasparenza e l’informazione”; all’incontro erano presenti Gabriella Meo e Gian Guido Naldi, oltre ai candidati della lista “Parma che Cambia” Hassan Bassi, Giuseppe La Pietra e Marco Porcari.
“L’intento non è quello di provocare o alimentare una gogna mediatica sugli sprechi e le nefandezze della Pubblica Amministrazione ma, all’opposto, quello di rivendicare con orgoglio che non abbiamo nulla da nascondere e che la politica, la buona politica che molti di noi conducono “nel palazzo”, è ben altro da quello che una porta chiusa può lasciar immaginare in tempi in cui episodi di corruzione e sprechi sono all’ordine del giorno” ha ribadito Gabriella Meo, consigliere regionale Verdi.
Questo progetto di legge è stato il primo atto che abbiamo depositato in Regione pochi mesi dopo l’insediamento della nuova legislatura, nel luglio 2010, e l’abbiamo fatto esclusivamente perché crediamo che trasparenza amministrativa, libero accesso alle informazioni ed esercizio della democrazia partecipativa dei cittadini siano intrinsecamente collegati tra loro. “Non è stato facile far passare questo messaggio ed inizialmente, tra alcuni Gruppi Assembleari, anche di maggioranza, abbiamo riscontrato un eccessivo scetticismo e la preoccupazione per una possibile deriva populista e demagogica. Considerati questi presupposti l’approvazione della legge all’unanimità assume quindi ancora più valore” ha precisato Gian Guido Naldi, consigliere regionale Sel.
I candidati della lista “Parma che Cambia” hanno fatto proprio lo spirito della legge regionale, e si sono impegnati a proporre e far approvare il medesimo provvedimento anche al Consiglio comunale. In pratica con l’adozione di questo atto da oggi in poi tutti i cittadini potranno consultare con il massimo livello di dettaglio e in modo tempestivo tutti i dati inerenti la situazione patrimoniale di consiglieri, componenti della Giunta e Presidenti, Vicepresidenti, consiglieri, amministratori delegati e direttori generali di istituti ed enti pubblici, anche economici, di nomina o designazione del Presidente della Giunta, della Giunta (inclusi i loro coniugi, o conviventi more uxorio, e figli se gli stessi vi consentono).
“Proprio perché crediamo che il lavoro di un amministratore pubblico non vada valutato solo in base a quanto si percepisce ma soprattutto per ciò che si fa, per il contributo che diamo alla comunità” hanno ribadito i due consiglieri, “sarà pubblica ed accessibile tutta l’attività amministrativa svolta: dai provvedimenti presentati con relativi iter fino alla conclusione, al quadro delle presenze ai lavori di Aula e Commissioni, ai voti espressi”.
La proposta mira a rendere pubblica l’intera attività degli incarichi esterni e dovrà risultare chiaramente se chi svolge un incarico per gli Enti è in possesso di eventuali rapporti plurimi con le società controllate o partecipate ed, eventualmente, per quali importi. Sul sito internet della Giunta saranno create apposite sezioni per riportare l’elenco delle proprietà immobiliari dell’Ente e le loro destinazioni d’uso e per ogni Società o Ente o organismo comunque partecipato si vedranno la ragione sociale, i dati essenziali di bilancio, i nominativi dei consiglieri di amministrazione e i relativi emolumenti.
La Regione Emilia-Romagna è tra le più virtuose in termini di trasparenza amministrativa e alcune di queste informazioni sono già presenti sul portale dell’Assemblea Legislativa e su quello della Giunta ma non per legge, per una buona pratica. Con l’approvazione di questo atto si ampliano gli strumenti di conoscenza e di accesso alle informazioni e si conferisce loro una struttura solida.
“Vogliamo che ai cittadini sia garantito il diritto di “conoscere per deliberare”, abbiamo bisogno del loro giudizio e delle loro sollecitazioni, della loro partecipazione. Altrimenti il nostro lavoro ha poco senso. Questi principi, che noi abbiamo reso delle vere e proprie norme da rispettare a livello regionale, devono ora entrare nel patrimonio della prossima amministrazione comunale di Parma, che di scandali ed episodi di corruzione ne ha vissuti fin troppi. La crescente pressione di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica non si combatte alimentando sentimenti di antipolitica, ma promuovendo la trasparenza, l’informazione e la partecipazione democratica”.
 

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