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Elezioni Comunali 2012

Idv aderisce allo sciopero del 20 aprile

"Lo sciopero del 20 aprile è il contributo dei lavoratori di Parma alla pressione che la CGIL esercita sulla politica in merito all'articolo 18, ma anche per gli esodati, per modificare la riforma delle pensioni, per una riforma fiscale nel segno dell'alleggerimento delle tasse"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

"Lo sciopero del 20 aprile è il contributo dei lavoratori di Parma alla pressione che la CGIL esercita sulla politica in merito all'articolo 18, ma anche per gli esodati, per modificare la riforma delle pensioni, per una riforma fiscale nel segno dell'alleggerimento delle tasse sui lavoratori e i pensionati, per aprire una fase di investimenti sulla crescita, sullo sviluppo e sull'occupazione. Non ha senso discutere di licenziamenti facili in un momento nel quale la priorità dovrebbe essere invece la creazione di buoni posti di lavoro" - Con queste parole Paola Zilli Coordinatrice Provinciale dell'Italia dei Valori di Parma esprime il sostegno del partito alla giornata di scipero indetta dalla CGIL. "CGIL Monza Brianza: sciopero generale 20 aprile 2012
"In questi giorni si stanno svolgendo in tutti i luoghi di lavoro le assemblee, per informare e aprire con i lavoratori un dibattito su quanto sta verificandosi nel paese. Il testo del disegno di legge sul mercato del lavoro è alla discussione del Parlamento: concordiamo con la CGIL che ritiene di dover esercitare la necessaria pressione - continua la Zilli - perché il testo non solo non venga peggiorato ma venga modificato tutelando il diritto dei lavoratori ingiustamente licenziati al reintegro, allargando i diritti dei lavoratori giovani e precari e rinforzando le tutele degli ammortizzatori sociali. I contenuti del Disegno di Legge definito:"Riforma del lavoro in una prospettiva di crescita" parlano sicuramente di riforma ma non di crescita. Sul tema della precarietà, sono stati fatti molti annunci ma le proposte del Ddl sono assolutamente insufficienti a dare garanzie soprattutto ai giovani. Sul tema degli ammortizzatori, non c'è risposta ai lavoratori discontinui e alle migliaia di persone che a causa delle nuove norme, e dopo la riforma delle pensioni, rischiano di trovarsi senza lavoro, senza reddito e senza pensione. Sull'articolo 18 le iniziative dei lavoratori e delle lavoratrici - conclude la Zilli - contro i contenuti della prima proposta di riforma del Mercato del Lavoro hanno portato ad un primo risultato importante ma non ancora sufficiente: la riconquista dello strumento del "reintegro" anche nel caso di licenziamenti economici ingiustificati"

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