Società partecipate, Iotti replica al Pdl: "Ancora balle. I parmigiani non vogliono pagare il disastro"
"Le parole di Buzzi sono imbarazzanti. I piani proposti dalla sua fallita giunta di centro-destra sono il più chiaro e palese esempio delle cose sempre dette e puntualmente mai fatte"
Le parole di Buzzi sono imbarazzanti. I piani proposti dalla sua fallita giunta di centro-destra sono il più chiaro e palese esempio delle cose sempre dette e puntualmente mai fatte. Non una società è stata chiusa. Basta pensare alla holding STT: doveva fondere altre società, invece è risultata solo un'ulteriore scatola buona solo per fare debiti (nel 2011 altri 6 milioni si sono aggiunti alle perdite) e produrre altri ulteriori, inutili, costi di gestione. Fa sorridere leggere di chiusure, non ancora definite, di irrilevanti situazioni come Parma Alimentare, di Ascaa (assolutamente mai fatta), o di Soprip. Il sistema partecipate è stato lasciato fermo con tutti i suoi problemi e il fortissimo, stellare, indebitamento. La verità a prova di balle la sapremo tra poco, grazie ai bilanci consuntivi 2011 delle singole società. Documenti dai quali i parmigiani rischiano di scoprire (e sobbarcarsi) altre amare sorprese. Se Buzzi perdesse meno tempo a scrivere bugie e si fermasse un po' di più a parlare con la gente, intuirebbe che i nostri cittadini sono indignati dal disastro finanziario prodotto dal centrodestra e, soprattutto, non vogliono essere costretti appagare il conto salatissimo degli errori commessi da Buzzi e dal suo cerchio magico. L'ex vicesindaco Buzzi invece di negare l'evidenza farebbe bene a chiedere scusa e a spendersi in una campagna senza frottole, con umiltà.