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Elezioni Comunali 2012

Pallini (Parma Unita): “Le case al veleno di Bernazzoli"

"Visto che ogni anno il suo inceneritore – è lui che lo ha voluto – vomiterà 40.000 tonnellate di ceneri (di cui nessuno sa cosa farne) gli è venuta l’illuminazione balzana di infarcirne i mattoni, in modo da celarne la vista ai cittadini"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

“Una bella idea quella del candidato sindaco Bernazzoli, tuttora stipendiato dalla comunità quale Presidente dell’Amministrazione Provinciale, ma al contempo piuttosto attivo in campagna elettorale: visto che ogni anno il suo inceneritore – è lui che lo ha voluto – vomiterà 40.000 tonnellate di ceneri (di cui nessuno sa cosa farne) gli è venuta l’illuminazione balzana di infarcirne i mattoni, in modo da celarne la vista ai cittadini”.

Fabrizio Pallini, candidato al consiglio comunale con Parma Unita, critica la soluzione offerta da Bernazzoli riguardo lo smaltimento delle ceneri prodotte dall’inceneritore: “Lontano dagli occhi, lontano dal cuore: peccato, però, che nelle ceneri ci sia il crogiolo di tutti i veleni che la combustione dei rifiuti produce. Le ceneri volanti, quelle cioè provenienti dai filtri, sono considerate dalla legge ‘rifiuto pericoloso’ da gestire con grande attenzione e da collocare in discariche speciali che l'Italia non ha (l'inceneritore di Brescia le manda in Germania). Per quanto riguarda le ceneri pesanti è come pulir casa dalla polvere: farla uscire dalla porta e poi farla rientrare dalla finestra. Così, invece di costruire case sane per i nostri figli, progettiamo il disastro del futuro, case ammalate fin dalle fondamenta, con mattoni intrisi di inquinanti che a causa dalla lisciviazione cedono le sostanze nel tempo in ambiente. Un caso clamoroso arriva da Treviso, ma si vede che il candidato, così impegnato a mostrarsi in giro, non ha tempo di leggere i giornali: un immobile, già costruito, viene abbattuto a causa della scarsa qualità del cemento, che poi si scopre anche essere avvelenato da ceneri pesanti utilizzate durante la sua produzione. La proprietaria ora è in causa, per un milione di euro, con i costruttori e con i fornitori del cemento ammalato e fragile. Ed è proprio questa la soluzione che Bernazzoli propone per Parma, la città di cui vorrebbe diventare sindaco: nascondere le ceneri di risulta dell'impianto di incenerimento nei mattoni delle nostre case. Facciamo così: lui costruisce una bella casetta con questi bei mattoni inquinati, ci va ad abitare dentro, e dopo qualche anno, se tutto va bene, noi sposeremo la sua causa...”

“Vogliamo scommettere che si dimenticherà di rispondere? Certi temi, come quello della salute e della conservazione dell'ambiente – continua Pallini -, vanno presi non alla leggera e non ci si può permettere di improvvisare, come ha fatto, in maniera evidente, durante la trasmissione di Tv Parma “Agorà” quando è stato messo all'angolo dal candidato sindaco di 5 Stelle, Federico Pizzarotti. Il suo ‘gancio’ improvviso lo ha fatto boccheggiare, facendogli perdere lucidità. Il candidato dei poteri forti si è messo a balbettare su terrorismi e industrie che riciclano le ceneri: ma quelle del Cornocchio – 100 mila tonnellate – sono sempre là, in attesa delle fantomatiche imprese che ne faranno business. L’inceneritore va chiuso prima che faccia danno: tutti ci dobbiamo impegnare in una raccolta differenziata di qualità, gestendo i rifiuti residui con un trattamento meccanico biologico che, oltre a recuperare materia, moltiplica i posti di lavoro: per un posto occupato nell'incenerimento, se ne producono mille tra gestione a freddo dei rifiuti e indotto. Sono dati di un convegno di studio del 2010, organizzato dalla Provincia di Venezia, certamente un ente locale avanti anni luce rispetto al nostro, che, clamorosamente, è ancora guidato da un candidato sindaco che tiene i piedi in due scarpe, insieme al suo codazzo di assessori consiglieri, tremebondi di fronte al rischio di cadere dallo scranno”.

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