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Foto di un sedere su Fb mentre si parla di violenza di genere: Priamo Bocchi si dimette da coordinatore di Fratelli d'Italia

Il coordinatore provinciale Stefano Bosi: "Inaccettabile sotto qualsiasi punto di vista tanto istituzionale che politico e che nulla ha anche fare con il nostro pensiero e con la nostra storia"

Priamo Bocchi, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia si e' dimesso dall'incarico di partito. E' stato travolto dalle polemiche e dalla condanna di Fratelli d'Italia per aver postato su Facebook la foto "senza veli" di un sedere maschile, accostata a quella dei consiglieri comunali di Parma riuniti in videoconferenza a discutere di violenza di genere.

"Fratelli d'Italia prende nettamente le distanze dal gesto di Priamo Bocchi, inaccettabile sotto qualsiasi punto di vista tanto istituzionale che politico e che nulla ha anche fare con il nostro pensiero e con la nostra storia. Assumeremo i provvedimenti necessari ed opportuni, perche' su questi temi Fdi non ammette ambiguita' o doppie morali", ha tuonato il coordinatore provinciale di Fdi Parma, Stefano Bosi, dopo che si e' diffusa la notizia dell'accaduto. E Bocchi ha resistito poco. Lo stesso Bosi ha comunicato in un secondo momento di aver accolto le dimissioni presentate di Bocchi da coordinatore cittadino di Fdi a Parma, "incarico che assumero' ad interim".

Ma il partito di Giorgia Meloni ne ha anche per la maggioranza del sindaco di Parma Federico Pizzarotti. Censurato il comportamento di Bocchi, Bosi aveva detto: "Ci piacerebbe che anche dallo schieramento cui appartiene Pizzarotti ci fossero medesimo rigore e coerenza nel censurare comportamenti irrispettosi e offensivi provenienti da sinistra e di cui sono vittime anche le tante donne impegnate politicamente nel centrodestra". Dopo le dimissioni del dirigente, invece, "Pizzarotti intervenga e spieghi perche' viene utilizzata una data cosi' importante come il 25 novembre, dedicata alle donne vittime di violenza e nata anche per ribadire l'impegno in una battaglia che ci deve vedere tutti indistintamente e convintamente impegnati, per parlare e promuovere in Consiglio comunale di un progetto di legge come quello Zan divisivo e liberticida", ha dichiarato Bosi. (Agenzia Dire) 
 

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